© Luca Concas
Vespri a San Vitale
Melodie Bizantine
Musica delle chiese ortodosse
Irmos Ensemble
Margarita Swarczewskaja mezzosoprano e direzione artistica
Anna Tarca mezzosoprano
Bayarma Rinchinova contralto
Valeria Cecon mezzosoprano
Programma
Evlogitos eì, Christe ò Theòs imon
“Sii benedetto Cristo o Dio nostro”, tropario di Pentecoste
Ottavo tono – tono plagale del quarto (musica bizantina, greco)
Oče naš
“Padre nostro”
(tradizione russa Znamenny, sec. XV, slavo ecclesiastico)
Dostojno jest
“è veramente giusto proclamarti beata o Madre di Dio”
Primo tono (musica bizantina, slavo ecclesiastico)
melodia attribuita a Gregorios Byzantios Protopsaltis (1778-1821)
Angelskij Sobor
“L’assemblea degli angeli restò attonita”, tropario della Resurrezione del Mattutino di domenica
Quinto tono – tono plagale del primo (musica bizantina, slavo ecclesiastico)
V Cermnem mori
“Nel mar Rosso fu tracciata un tempo l’immagine della sposa ignara di nozze”
Quinto tono (slavo ecclesiastico)
Osmoglasnik di Stefan Lastavica, arr. M. Swarczewskaja
Sticherà ai SS. Cirillo e Metodio
Sesto tono (slavo ecclesiastico)
melodia di Stefan Lastavica (1908-1966)
Velicit duša moja Gospoda
“L’anima mia magnifica il Signore”
Quarto tono (slavo ecclesiastico)
Osmoglasnik di Stefan Lastavica, arr. M.Swarczewskaja
Trisagion (Svjati Bože)
“Santo Dio Santo Forte Santo Immortale, abbi pietà di noi”, inno liturgico trinitario
Sesto tono – tono plagale del secondo (musica bizantina, slavo ecclesiastico e greco)
melodia del Sacro Monastero di San Giorgio (Monte Athos)
Agni Parthene
“O Signora Vergine e pura” inno alla Madre di Dio
(greco)
testo di San Nattario di Egina (1846-1920)
musica di monaco anonimo del Monte Athos
Pashalni Stihiri
Gli stichirà di Pasqua
Quinto tono – tono plagale del primo (musica bizantina, slavo ecclesiastico)
Canti ecclesiastici della grande tradizione bizantina, soprattutto di Costantinopoli del periodo imperiale (dei secoli IX-XV) su testi in slavo ecclesiastico e greco. Un canto che si basa sui cosiddetti otto toni ecclesiastici. La musica di tradizione greca è caratterizzata dall’uso dell’ison: nota a pedale che accompagna la melodia. Un artificio che ha un significato spirituale: l’ison rappresenta la natura increata cioè Dio, sempre fedele a se stesso, mentre la melodia rappresenta l’attività dell’uomo che, sempre mutevole, si appoggia a Dio. Per questo la musica bizantina è una forma elevata di preghiera universale.
Nella tradizione serba e russa, si mantiene la struttura a otto toni, ma senza l’ison. In Russia, la monodia bizantina prende il nome di Znamenny, da znamie (“neuma”).
I canti liturgici serbi di tradizione orale sono stati raccolti in volumi col titolo Osmoglasnik (“libro degli otto toni”).