© Alberto Calcinai
Danze, voci, suoni del Futurismo italiano
Uccidiamo il chiaro di luna (1997-2015)
coreografia Silvana Barbarini
direttore del coro Emanuele De Checchi
con i danzatori della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi diretta da Giampiero Solari
musiche Aldo Giuntini, Filippo Tommaso Marinetti, Alexander Mosolov, André Laporte
ricerche musicali e incisioni Daniele Lombardi
intonarumori Luigi Russolo
testi Filippo Tommaso Marinetti
testi fonetici Giacomo Balla
tavole parolibere Fortunato Depero, Gino Severini
voci recitanti Filippo Tommaso Marinetti, Cristiano Censi, Tullio Crali
con Mattia Franco e Alice Capoani
costumi Donatella Cazzola, Enza Bianchini, Nunzia Lazzaro
macchine rumoriste Fabrizio Palla
luci Paolo Latini
collaborazione al progetto e alla coreografia di Siio Vlummia-Torrente
Giannina Censi, Alessandra Manari
fotografie Alberto Calcinai
riallestimento nell’ambito del Progetto RIC.CI
(Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ’80/’90)
ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini
Le sorprese di Uccidiamo il chiaro di luna di Silvana Barbarini decollarono nel 1997 e furono ricostruite nel 2015. Silvana era stata allieva di Giannina Censi, l’unica ballerina, scoperta da Filippo Tommaso Marinetti, quando, appena sedicenne, si esibiva sui versi del poeta comasco Escodamé e del “parolibero” Gioia. In lei – ex ballerina sulle punte, stanca dell’accademia – Marinetti intravvide subito l’ideale corpo della sua “Danza dell’aviatrice”, uno dei tre mini-balletti inseriti nel Manifesto della danza futurista (1917). Rielaborate assieme al Bombardamento di Adrianopoli, onomatopee vocale in presa diretta sul “teatro della guerra”, le danze del Manifesto sono solo una parte del pirotecnico Uccidiamo il chiaro di luna, ancora lanciato con la fresca esuberanza di tredici, giovani, interpreti danzanti/parlanti/cantanti, nel futuro.