© Luca Concas
Vespri a San Vitale
Cantar Francesco
il sacro nel popolare, dalla pergamena al cuore
Daniele Di Bonaventura bandoneon
Gruppo Vocale Armonioso Incanto
direttore Franco Radicchia
Programma
Padre Giuliano da Spira (prima metà sec. XIII)
Dall’Ufficio Ritmico di San Francesco d’Assisi (1230)
ad II Vesperas
I antifona Sanctus Franciscus praeviis
II antifona Hic praedicando circuit
III antifona Tres Ordines hic ordinat
IV antifona Doctus doctrice gratia
V antifona Laudans laudare monuit
Antifona per il Transito di San Francesco O santissima anima
Hymnus Plaude turba paupercula
Dal Laudario di Cortona (sec.XIII)
Chi vole lo mondo despresare
Laudar vollio per amore
Sia laudato San Francesco
Salutiam divotamente
Sono chiamati “ritmici” quegli uffici del breviario scritti in versi la cui nascita si fa risalire al X sec. Forse il primo autore che si conosca è Fra’ Giuliano da Spira, di cui si sa poco: nato nella città di Speyer, in Germania, passò lungo tempo a Parigi presso la corte reale, ed entrò nell’Ordine prima del 1227; morì verso il 1250 in odor di santità. L’Ufficio gli è stato commissionato dall’Ordine forse tra il 1231 e il 1232. Il testo è in un latino ecclesiastico medioevale lapidario, sentenzioso, ma scorrevole e di facile comprensione. Le antifone delle ore maggiori, Vespri e Lodi, raccontano episodi e situazioni della vita del Santo.
Ai brani dall’Ufficio ritmico si affiancano quelli dal celebre Laudario di Cortona. E tutte le antiche melodie sono contrappuntate con morbidezza sonora ed eleganza dal bandoneon di Daniele Di Bonaventura.