Lunedì 28 ottobre, in occasione delle prove della Trilogia d’Autunno, si è tenuta la premiazione de Il Ravenna Festival che vorrei, il concorso promosso dall’Associazione Amici di Ravenna Festival e destinato alle scuole secondarie di 2° grado del Comune di Ravenna: un’iniziativa che è partita alla scoperta delle idee e delle prospettive delle più giovani generazioni, per avvicinarli al Festival e al contempo dare loro l’opportunità di condividere opinioni e spunti sulla programmazione e sulla comunicazione della manifestazione. La giuria, composta dalla Direzione del Festival e da quella dell’Associazione, ha assegnato il primo premio ex aequo alla 3HL del Liceo Classico Statale “D. Alighieri” e alla 4B del Liceo Scientifico “A. Oriani” e il secondo premio ex aequo alla 3B e 3C dell’Istituto Tecnico Geometri “C. Morigia”.
Nella ricchezza e varietà di proposte elaborate dagli studenti – tutte meritevoli per l’impegno profuso e per le prospettive che disegnano – quattro progetti hanno spiccato per originalità e per capacità di misurarsi con il linguaggi della nuove generazioni. La giuria del Festival ha deciso quindi di conferire il primo premio ex aequo a due progetti dedicati alla comunicazione, in particolare per l’approccio e il linguaggio – semplice e diretto – con cui si propongono di stimolare l’attenzione dei giovani al Festival. Il secondo premio, sempre ex aequo, è stato invece assegnato a due progetti concentrati sui possibili nuovi ambiti di attività del Festival, tra cui proposte di musica Rap e di Game sulla poesia.
Al fianco della manifestazione sin dal 1991, l’Associazione Amici è il punto di riferimento per coloro che desiderano offrire un contributo alla crescita del Festival, non solo attraverso il sostegno economico ma anche culturale e relazionale. È quindi naturale che l’Associazione si sia fatta promotrice di un concorso che è prima di tutto un’occasione per aprire il dialogo con le nuove generazioni, attraverso il mondo della scuola (a partire dalle classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di 2° grado): un confronto necessario e sorprendente, in grado di svelare il punto di vista dei giovani – gli spettatori di oggi e di domani – su una manifestazione che ha fatto e continua a fare la storia culturale della città in cui vivono.