Dal 20 marzo al 4 aprile, il Festival è su Sky Classica HD con due spettacoli, O Oriens e Histoire du soldat, e tre speciali
Classica HD si colora di Festival, con due settimane di programmazione dedicate alla manifestazione ravennate: tra sabato 20 marzo e domenica 4 aprile, il canale Sky trasmette per la prima volta O Oriens, il concerto dell’ensemble La Fonte Musica filmato nella Basilica di San Vitale, e Histoire du soldat, la nuova produzione dell’opera-gioiello di Igor’ Stravinskij. Per l’occasione, Classica HD, che da svariati anni sostiene Ravenna Festival realizzando anche speciali sugli eventi e la città, riprogramma tre “cartoline”, un’occasione per celebrare il territorio e tornare a sognare il Festival in attesa dell’annuncio del programma 2021. Il percorso delle cartoline-video comincia sabato 20 marzo, alle 20.10, con il servizio sugli appuntamenti alla Rocca Brancaleone dell’estate 2020; domenica 28 marzo, alle 20.10, l’approfondimento è sulla Trilogia d’Autunno del 2019, inclusa l’intervista a Cristina Mazzavillani Muti; domenica 4 aprile, alle 20.10, la cartolina è dedicata agli eventi al Pavaglione di Lugo della scorsa estate.
Il concerto O Oriens di La Fonte Musica rappresenta un unicum della passata edizione di Ravenna Festival. Di fronte alle restrizioni che hanno reso impossibile programmare eventi aperti al pubblico nelle basiliche, il Festival ha deciso comunque di onorare la tradizione che da sempre lo vede celebrare il tesoro storico, artistico e spirituale custodito nelle chiese cittadine; così l’appuntamento con l’ensemble diretto da Michele Pasotti è diventato l’occasione per filmare un concerto senza pubblico, vero e proprio omaggio alla sfolgorante bellezza dei mosaici, esaltata dalle riprese realizzate ad hoc. Nella bizantina San Vitale il programma musicale non poteva che guardare a Oriente, come suggerisce il titolo stesso: il concerto si articola come un dialogo immaginario tra gli anonimi compositori del quattrocentesco Codice di Cipro, che raccoglie mottetti della corte franco-cipriota, e Matteo Da Perugia, primo maestro di cappella del Duomo di Milano. O Oriens sarà trasmesso in varie fasce orarie da domenica 21 a sabato 27 marzo.
La nuova produzione dell’Histoire du soldat, filmata a porte chiuse nel Teatro Alighieri, è già diventata il simbolo di un’arte che sa resistere e reinventarsi; proprio come accadde per la nascita di questo titolo, che Stravinskij e l’amico scrittore Charles-Ferdinand Ramuz concepirono fra il 1917 e il 1918 nell’occhio della tempesta, fra i marosi del conflitto mondiale e l’ondata epidemica. La dedica al compositore russo in occasione del 50° anniversario della sua scomparsa passa anche attraverso il copione originale, del quale sono state recuperate quattro scene assenti dal rifacimento del 1924, e l’inclusione, con funzione di intermezzo, dei tre pezzi per clarinetto solo di cui Stravinskij fece omaggio a Werner Reinhart, il mecenate svizzero che sostenne l’impresa. La coproduzione in lingua italiana della Compagnia teatrale I Guitti, CamerOperEnsemble e Fondazione Ravenna Manifestazioni è firmata alla regia da Luca Micheletti, mentre Angelo Bolciaghi ne ha curato direzione e concertazione alla guida di sette strumentisti. Histoire du soldat sarà trasmesso in varie fasce orarie da lunedì 29 marzo a sabato 3 aprile.