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- Data di creazione 17 Luglio 2021
- Ultimo aggiornamento 17 Luglio 2021
THE GENERAL, O COME VINSI LA GUERRA: IL CAPOLAVORO DI BUSTER KEATON CON MUSICA DAL VIVO
Domenica 18 luglio, alle 21.30 al Pavaglione di Lugo, l’Orchestra Corelli diretta da Timothy Brock
A Cottage Grove, Oregon, Buster cavalca la locomotiva: l’inquadratura più famosa di The General è riprodotta nel murales, rigorosamente in bianco e nero, che occupa l’intero fianco di un edificio nella cittadina dove il film fu girato nel 1926. Da un’epica produzione che incluse l’acquisto di tre locomotive d’epoca, diversi incidenti sul set, svariati incendi e lo shot più costoso della storia del cinema muto, nacque un’epopea comica ambientata ai tempi della Guerra di secessione americana, fra i capolavori assoluti della cinematografia di tutti i tempi, una pellicola che doveva essere “così vera da far male”. The General di Buster Keaton e Clyde Bruckman è in scena per Ravenna Festival domenica 18 luglio, alle 21.30, al Pavaglione di Lugo; come vuole la tradizione della sezione Musica e cinema la proiezione sarà accompagnata dalla colonna sonora in questo caso firmata da Timothy Brock, uno dei massimi esperti al mondo di musica per il cinema. Costruita attorno al ritmo e alle pungenti sonorità dei canti della Guerra civile, la partitura sarà eseguita dal vivo dall’Orchestra Arcangelo Corelli diretta dallo stesso compositore. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna, a cui si deve, insieme a Cohen Films, il restauro nel 2020 presso il laboratorio L’immagine ritrovata nell’ambito del Progetto Keaton.
Lo spettacolo è supportato dal servizio di audiodescrizione in diretta per il pubblico ipovedente, realizzata dal Centro Diego Fabbri e Incontri Internazionali Diego Fabbri con il sostegno di San Crispino - La cultura nel cuore e il contributo della Regione Emilia Romagna.
“Ho composto questa colonna sonora come se lo stessi facendo nel 1926 e fossi stato abbastanza fortunato da avere l’opportunità di lavorare per Buster Keaton – spiega Timothy Brock. – Al contrario, per esempio, di Chaplin che era un meticoloso compositore, Keaton solitamente non dava indicazioni circa la musica dei propri film. Così per The General ho scelto di mettere insieme un assortimento di inni del Nord e Sud degli Stati Uniti, ispirati a spartiti originali degli anni ’60 dell’Ottocento. Ma, poiché si tratta di una commedia, questi inni sono orchestrati come immagino potrebbero essere stati eseguiti nel 1926, con atmosfere da foxtrot, two-step e walzer. Ho sempre cercato di riportare nella partitura e soprattutto nell’orchestrazione quelle pratiche e scelte stilistiche che potevano assicurare il successo a una colonna sonora negli anni Venti e Trenta.”
Circola l’aneddoto, mai confermato, che Buster – all’anagrafe Joseph Frank – abbia guadagnato il proprio nome…per magia: fu forse l’illusionista Harry Houdini, amico dei genitori, ad assistere a una rovinosa caduta del bambino e commentare “That was a real buster!”, cioè, nello slang dell’epoca, “quello è stato un gran capitombolo”. D’altronde il nome Buster non era nemmeno usato come nome proprio prima che “Capitombolo” Keaton diventasse famoso ed è difficile immaginare soprannome più azzeccato per un artista che trasformava ogni caduta in un’occasione di creatività. La sua era una comicità mimica e spesso acrobatica; ma alle esplosioni fisiche, realizzate quasi sempre senza avvalersi di uno stuntman, accompagnava un’espressione malinconica e stralunata che negli Stati Uniti era descritta come una “grande faccia di pietra”. Un comico che ride di se stesso è poco credibile, spiegherà Buster in più occasioni, una lezione imparata fin da giovanissimo quando aveva iniziato a calcare le scene al fianco dei genitori, attori di Vaudeville.
Di The General (uscito in Italia con il titolo Come vinsi la guerra) Keaton era orgoglioso più che di qualunque altra pellicola. Un’opinione su cui la critica moderna concorda, nonostante all’epoca l’accoglienza fosse stata tutt’altro che calorosa – si obiettò, ad esempio, alla compresenza di elementi comici e drammatici. Il film è ambientato, dopo tutto, nel pieno della Guerra civile americana: da sud verso nord e viceversa, lungo la stessa linea ferroviaria, un giovane incurante del conflitto è all’affannosa ricerca della donna amata. Il deragliamento del treno, filmato in una foresta di conifere nei pressi di Cottage Grove, divenne l’occasione per un giorno di festa, perché gli abitanti del luogo potessero assistere allo spettacolo (il relitto della locomotiva, abbandonato nel fiume, sarebbe diventato una piccola attrazione turistica, almeno fino a quando il metallo non fu reclamato per lo sforzo bellico della Seconda guerra mondiale).
Info: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: posto unico numerato 15 Euro, under 18 5 Euro
L’appuntamento sarà disponibile in streaming su ravennafestival.live