© Marco Parollo
TRASFERITO AL PALAZZO DEI CONGRESSI DI MILANO MARITTIMA
Per ragioni tecniche e di sicurezza dovute alla caduta di un albero, la Direzione di Ravenna Festival ha deciso di trasferire quest’appuntamento, previsto all’Arena dello Stadio dei Pini, al Palazzo dei Congressi di Milano Marittima (viale Jelenia Gora 12, sempre con inizio alle 21.30).
Tutti i biglietti già acquistati sono confermati, compresa l’assegnazione di posto segnalata sul biglietto.
La prevendita online è sospesa, i biglietti sono acquistabili presso la Biglietteria del Teatro Alighieri (anche telefonicamente 0544 249244) e, da un’ora prima dello spettacolo, presso il Palazzo dei Congressi di Milano Marittima (cell. 331 1795599).
Il Trebbo in musica 2.3
Donne Guerriere
con Ginevra Di Marco e Gaia Nanni
Francesco Magnelli tastiere e magnellophoni
Andrea Salvadori chitarre, tzouras e elettronica
da un’idea di Francesco Magnelli
drammaturgia Manuela Critelli e Gianfranco Pedullà
musiche originali e drammaturgia musicale Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli e Andrea Salvadori
regia Gianfranco Pedullà
collaborazione ai movimenti attorniati Paola Vezzosi
scene Franco Venturi
luci Gianni Pollini
suono Vladimir Jagodic
costumi Alessandrajane
con il contributo di
Parole, poesie e racconti e canti, e gesti esemplari. Sono queste le armi delle “donne guerriere“ che lo spettacolo passa in rassegna, intrecciando musica e teatro in un caleidoscopio di frammenti scenici nei più diversi linguaggi. Donne che si sono battute, e ancora si battono, contro violenze e discriminazioni, donne che con le loro scelte e la loro stessa vita sono divenute pagine autentiche e indelebili della nostra memoria. Affidate al canto di Ginevra Di Marco e alla recitazione di Gaia Nanni, sfilano le storie memorabili di Rosa Parks e Nilde Iotti, di Anna Magnani e Virginia Woolf, eppoi quelle di cantatrici popolari indimenticabili come Rosa Balistreri e Caterina Bueno, e tra loro anche quelle sconosciute di operaie e contadine. Fino a sfiorare l’autobiografia delle artiste in scena, anch’esse guerriere, come tutte le donne oggi.