Legata agli avvenimenti storici della metà dell’Ottocento, la Fattoria Guiccioli di Mandriole altro non è che una casa colonica posta nella campagna a metà strada tra Casalborsetti e Sant’Alberto, nell’area meridionale delle Valli di Comacchio.
L’evento storico che la resa famosa si riconduce nuovamente alle vicende di Giuseppe Garibaldi e il suo passaggio in Romagna, durante quella rocambolesca fuga a seguito della caduta della Repubblica Romana.
Qui nel 1849 trovò rifugio assieme alla compagna Anita. In questo luogo, stremata dalla malattia e dalla fuga, morì il 4 agosto di quello stesso anno.
L’area dell’edificio ospita oggi una moderna esposizione di cimeli e ricordi legati alla trafila garibaldina in terra di Romagna.
Tra questi merita di essere menzionato: una copia del letto di morte di Anita (l’originale è stato bruciato durante l’occupazione nazi-fascista) e due quadri a lei dedicati. Inoltre, presso la Landa della Pastorara nel luogo di sepoltura, ad alcune centinaia di metri, si erge il Cippo di Anita in ricordo dell’eroina.