Ramapolo Hugh Masekela flicorno, voce
Abednigo Sibongiseni Zulu basso
Francis Manneh Edward Fuster percussioni, voce
Cameron John Ward chitarra, voce
Johan Wilem Mthethwa tastiere, voce
Lee-Roy Sauls batteria, voce
si ringrazia l’Ambasciata del Sudafrica in Italia
Trombettista, flicornista, vocalist, Hugh Masekela è l’emblema – con il pianista Abdullah Ibrahim – del rapporto di massa precocemente stretto dal Sudafrica con il jazz. Nato nel 1939 a Witbank, vicino a Johannesburg, Masekela cresce con la musica di Armstrong, Ellington, Glenn Miller, per poi guidare propri gruppi e collaborare con Ibrahim (all’epoca Dollar Brand). Nel ’60 è negli Usa: aiutato da Harry Belafonte e da Miriam Makeba (per un breve periodo sua moglie), si orienta con successo verso un easy listening sempre innervato però dal suo forte temperamento jazzistico e dal sapore della musica popolare sudafricana, in una sorta di world music ante litteram. Dopo l’exploit nelle classifiche americane di Grazin’ in the Grass (1968), Masekela sceglie di tornare in Africa e, con la fine dell’apartheid, rientrare in patria.