Omaggio a Claudio Monteverdi nei 450 anni dalla nascita
I Solisti della Cappella Marciana
Andrea Gavagnin, Gabriele Petruzzo alti
Marco Mustaro tenore
Yiannis Vassilakis, Marcin Wyszkowski bassi
organo Nicola Lamon
direttore Marco Gemmani
musiche di Claudio Monteverdi
“Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero se poi perde se stesso?”. In questa semplice e sferzante domanda è forse la chiave di volta della comprensione della vacuità di tanto dolore, sofferenza, violenza ed affanno che l’uomo infligge a se stesso e ai suoi simili, di quel rumore del tempo che da sempre risuona sinistro nella storia; nello stesso tempo essa rivendica l’inalienabile valore dell’io, la sua irriducibilità, la potenza dell’autocoscienza, che nell’arte si svela come sommesso controcanto di bellezza. La musica sacra, e quella liturgica in particolare, custodiscono il luogo più puro in cui l’io può ritrovarsi nell’incontro vivo con la propria origine, dove il cuore dell’uomo si immerge nel cuore di Dio; nessun potere umano, per quanto subdolo o totalitario, potrà sradicarlo.