© Luigi Tazzari
Rivoluzioni in musica
Omaggio a El Lissitzky
Cuneo Rosso
Il pianoforte e la rivoluzione russa
Daniele Lombardi pianoforte
Aleksandr Nikolaevič Skrjabin
Vers La flamme. Poème op. 72 (1914)
Arthur Vincent Lourié
Synthèses (1914)
Formes en l’air. Á Pablo Picasso (1915)
Troisième Sonatine (1917)
Daniele Lombardi
Mitologie 4 “Cosa può fare un pianista contro le guerre?” (2002)
Aleksandr Vasil’evič Mosolov
Sonata n. 4 op. 11 (1924)
Turkmenische Nachte (1928)
Rivoluzione d’ottobre e pianoforte: un binomio che conduce a far luce su vicende solo apparentemente marginali e sulle contraddizioni che legarono Europa e Unione Sovietica. Allora, se gli scenari prospettati dal Manifesto futurista di Marinetti sembrano trapelare da Vers la flamme di Skrjabin, l’accoglienza che nel 1914 i letterati e gli artisti russi riservavano proprio a Marinetti non fu delle più sollecite. Per loro non c’erano dubbi sulla paternità di quell’avanguardia: a firmare il manifesto russo era stato Arthur Vincent Lourié, nato Sergej – il nuovo nome era un omaggio a Schopenhauer e a Van Gogh. Ma conduce anche al pianismo di Aleksandr Mosolov, anello di congiunzione tra Skrjabin e Prokof’ev (che lo apprezzava per il suo psicologismo), che finì per sperimentare il gulag, non sapendo comunicare la necessaria “tensione collettiva”.
Durata:
I parte 35’ – Intervallo 15’ – II parte 25’
Totale 1h 15’