In Templo Domini - Musica sacra e liturgie nelle basiliche
Basilica di Sant’Agata Maggiore, domenica 11 giugno alle 11.30, la seconda delle liturgie domenicali
Un compositore cremonese, una delle più antiche chiese della città, una delle più longeve istituzioni musicali: sono questi i preziosi elementi che compongono il secondo appuntamento di In Templo Domini, questa settimana presso la Basilica di Sant’Agata Maggiore alle 11.30. Con un omaggio a Claudio Monteverdi, al ricorrere del 450° anniversario della nascita del celebre autore dell’Orfeo, i Solisti della Cappella Marciana diretti da Marco Gemmani accompagneranno la celebrazione per la SS. Trinità, segnando un’altra tappa nel percorso delle liturgie domenicali di Ravenna Festival.
Sedici secoli ci separano dalla fondazione di Sant’Agata Maggiore sull’allora riva del fiume Padenna, ai tempi del vescovo Pietro II il cui monogramma campeggia nella navata centrale. Più vicina nel tempo la prima testimonianza di una formazione vocale laica in seno alla Basilica di S. Marco: risalgono al 1316 i documenti che attestano l’attività della Cappella Marciana, che ha continuato, secolo dopo secolo, a presenziare regolarmente alle più importanti funzioni della basilica veneziana diventando un simbolo nella storia della musica occidentale. Solo 450 anni sono invece trascorsi dalla nascita di Claudio Monteverdi, il cui genio ha segnato il passaggio dalla musica Rinascimentale a quella Barocca. All’incontro di questi capitoli della storia della musica e di due città che condividono lo sguardo verso Oriente, quali sono Ravenna e Venezia, la seconda liturgia della rassegna In Templo Domini.
La Cappella Marciana – che alle 21.30 nella Basilica di San Vitale sarà anche protagonista del concerto “I Vespri dell’Assunta” - è una delle poche formazioni in Italia a eseguire regolarmente polifonia di pregio durante l’ufficio liturgico, in continuità con la propria tradizione e con uno stile inconfondibile che si alimenta sotto le volte di S. Marco. A Ravenna i solisti della Cappella Marciana eseguiranno musiche di Monteverdi: dall’Ordinarium missae tratto dalla Messa da Cappella a 4 voci contenuto nella celebre raccolta Selva morale e spirituale al Proprium missae costituito in gran parte da madrigali il cui testo originale è stato sostituito da un testo sacro a inizio ‘600, e ancora una piccola composizione scritta a soli tredici anni, O magnum pietatis. Ad accogliere questa dedica a Monteverdi l’arcaico fascino di S. Agata Maggiore, la cui antichità è perfettamente testimoniata dalla profondità del suo piano originali, due metri e mezzo più basso di quello attuale.
E se questa liturgia è legata a una delle basiliche più celebri del mondo cattolico - S. Marco a Venezia, per l’appunto - i prossimi appuntamenti sottolineeranno lo spirito ecumenico di In Templo Domini, con il suono del nord protestante dei Cantores Minores della Cattedrale di Helsinki (18 giugno a Sant’Apollinare in Classe) e il Coro del Patriarcato Ortodosso di Mosca (25 giugno alla Chiesa Ortodossa Protezione della Madre di Dio), mentre la liturgia del 2 luglio in San Vitale sarà affidata agli inglesi Orlando Consort.
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