© Angelo Palmieri

Vespri a San Vitale

Sacri Ottoni

Romagna Brass
Matteo Fiumara tromba
Luca Piazzi tromba
Monica Sanguedolce tromba
Miloro Vagnini tromba
Maikol Cavallari corno
Damiano Drei trombone
Lorenzo Rocculi trombone
Fausto Civenni tuba

Giovanni Gabrieli (1557-1612)
dalle Sacrae Symphoniae (1597)

Canzona primi toni a 8 Ch. 170
Canzona septimi toni n. 1 Ch. 171
Canzona septimi toni a 8 n. 2 Ch. 172
Canzona per sonare n. 1 – La Spiritata
Canzona per sonare n. 2
Canzona per sonare n. 4
Canzona I a 5
Canzona noni toni a 8 Ch. 173
Canzona duodecimi toni a 8 Ch. 174
Sonata pian e forte


Il concerto è dedicato alla riscoperta del repertorio sacro della Scuola Veneziana del XVI secolo, che vede proprio in Giovanni Gabrieli il suo massimo esponente. Le Sacrae Symphonie sono la sua più importante e grande raccolta di mottetti e “canzoni per sonare”: in esse l’autore dà prova della sua grande inventiva e di una straordinaria carica di innovazione. Tra l’altro, non si può dimenticare che Gabrieli è stato uno dei primi compositori a scrivere espressamente per compagini strumentali ben definite, e anche a indicare chiaramente le dinamiche in partitura.
È per questo che le Sacrae Symphonie costituiscono un’opera che anticipa quella struttura che si imporrà poi come concerto grosso vivaldiano. Opera capostipite di un repertorio che, inoltre, si caratterizza per un altro tratto fondamentale: l’uso del “doppio coro”, ovvero di un effetto che esalta magnificamente l’architettura delle antiche basiliche, suscitando la meraviglia degli ascoltatori.
Gli strumenti in uso a Venezia nel Cinquecento erano generalmente strumenti a fiato e principalmente ottoni: per questo i Romagna Brass si sentono debitori nei confronti di questo autore che per primo ha scritto avendo in mente proprio il suono dei loro strumenti.


Programma completo “Vespri a San Vitale”