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- Data di creazione 7 Giugno 2018
- Ultimo aggiornamento 10 Giugno 2018
Dall’8 al 14 giugno, sempre alle 11 del mattino, i nuovi appuntamenti di Giovani artisti per Dante
La seconda settimana di Giovani artisti per Dante - la rassegna quotidiana che fino al 5 luglio accompagna il Festival con un tributo al Poeta - vedrà in scena una delle figure più celebri dell’Inferno: dall’8 al 14 giugno, Caronte…ad astratti furori è un ritratto danzato del famigerato nocchiero incaricato di condurre le anime nell’Ade. Ritratto inaspettato, perché il coreografo siciliano Stellario Di Blasi l’ha immaginato “non come il vecchio feroce secondo la classica iconografia, ma colto da giovane”. Combinando ispirazione dantesca a echi che spaziano da Conversazione in Sicilia di Vittorini a una canzone di Carmen Consoli, l’assolo è costruito sulle misure dell’interprete 21enne Danilo Smedile. Dopo aver vinto l’edizione 2018 del bando Danza Urbana XL, azione del network Anticorpi XL dedicato alla giovane danza d’autore, questa pièce intima arriva in rassegna attraverso la collaborazione del Festival con Cantieri Danza, per un ripensamento site-specific su musiche dell’artista veneto dallo pseudonimo di Yamamoto Kotzuga.
Chi è Caronte? “Ognuno di noi in un momento di deriva - spiega il giovane coreografo - Ho pensato il mio personaggio agli inizi del suo destino di nocchiero dell’Ade: intento in una danza della morte, mentre aspetta le anime da traghettare e si immerge negli astratti furori del suo destino nomade”. L’ispirazione è un collage di spunti dal sapore di Sicilia: la canzone di Carmen Consoli I giorni dell’abbandono, dove si parla di un’umanità smarrita e in attesa; l’incipit delle Conversazioni in Sicilia di Elio Vittorini; ma anche memorie d’infanzia. “Ho scelto Danilo come interprete perché anche lui è di Messina e poteva capire i riferimenti di un mio percorso a ritroso. Per esempio, quando marinavo la scuola con i miei compagni e prendevamo il traghetto per Reggio, che si chiama, guarda caso, Caronte Viaggi...”. Il risultato è una pièce fuori dal tempo e dalla vita attiva, un momento confidenziale dove si incontrano consapevolezza, rassegnazione, simbolismo.
Dalla formazione con Roberto Zappalà ai laboratori con, tra gli altri, Micha van Hoecke, Abbondanza-Bertoni, Roberto Castello, Sasha Waltz, Enzo Cosimi, i passi di Stellario hanno incrociato anche quelli di Cantieri Danza, che dal 1994 promuove e stimola lo sviluppo di una cultura originale sulla danza d’autore e di ricerca. Nel 2017 la collaborazione fra Festival e Cantieri aveva portato in scena la coreografia Il giardino delle delizie di Nicola Galli - che, dopo il Festival, ha continuato il proprio viaggio trasformandosi in una video-installazione a 360° realizzata in collaborazione con la Scuola Normale Superiore - mentre quest’anno i Chiostri Francescani si fanno cornice per un lavoro premiato all’interno del bando Danza Urbana XL, che offre visibilità e circuitazione alle creazioni di giovani coreografi che lavorano al di fuori delle convenzioni teatrali e degli spazi deputati, scegliendo i luoghi della quotidianità, gli spazi pubblici e il paesaggio urbano.
1 euro il biglietto dello spettacolo (la durata è di circa 40 minuti)
Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org