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- Data di creazione 13 Luglio 2022
- Ultimo aggiornamento 13 Luglio 2022
LE VIE DELL’AMICIZIA DI RAVENNA FESTIVAL RAGGIUNGONO LORETO
Giovedì 14 luglio, alle 21.30, Riccardo Muti dirige il concerto dell’Amicizia nel santuario mariano
Vuole la tradizione che siano stati gli angeli, nel 1291, a trasportare in volo la casa di Nazareth in cui aveva vissuto Maria e collocarla, dopo alcune peregrinazioni, a Loreto. Giovedì 14 luglio la cittadina marchigiana è destinazione di un altro viaggio, che si compie però sulle ali della musica: Riccardo Muti dirige la sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e un Coro di artisti italiani e ucraini nel concerto presso il Santuario Pontificio della Santa Casa. Sulle orme dei devoti che da secoli trovano conforto e speranza nella preghiera, Le vie dell’Amicizia – il progetto di Ravenna Festival che dal 1997 visita luoghi simbolo della storia antica e contemporanea – unisce quest’anno i santuari mariani di Lourdes e Loreto in un doppio pellegrinaggio che è anche una dedica alla Madre, immagine di tutte le madri. Dopo il concerto in Francia di lunedì, l’ecumenico intreccio di voci, culture e spiritualità illumina Loreto: il Magnificat di Vivaldi con il soprano Arianna Vendittelli e il contralto Margherita Maria Sala; il Concerto n. 1 K 412 di Mozart affidato al cornista Felix Klieser; lo Stabat Mater e il Te Deum di Verdi; l’Ave verum corpus di Mozart a cui si uniscono i bambini del coro Vocincanto; brani devozionali della tradizione ortodossa e basca, il canto di una donna e di sua figlia, passi di danza… L’evento è reso possibile dalla collaborazione con la Prelatura della Santa Casa di Loreto, dal determinante sostegno della Regione Marche, dal contributo del Comune di Loreto e dalla partnership di Bper Banca. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza a un’associazione del territorio. Il concerto sarà ripreso e trasmesso da Rai sulla prima rete sabato 6 agosto, integrato con immagini da Lourdes.
"Da Loreto vorrei che partisse un raggio di speranza – ha detto Riccardo Muti – Da questo luogo di profonda spiritualità, il messaggio di amicizia, che sempre la musica trasmette, andrà nel mondo, raggiungerà città e popoli sofferenti. Una goccia nell’oceano, forse, ma la pace ha bisogno anche di questo, dell'etica del fare musica insieme e della speranza che la cultura può contribuire a tenere viva". Dopo tutto c'è una preziosa memoria musicale che si intreccia alla storia di devozione di Loreto: è quella di un Mozart adolescente, che il 16 luglio del 1770 vi trascorse la notte in compagnia del padre. Una deviazione, dopo aver lasciato Roma e prima di raggiungere Bologna, fortemente voluta da Leopold… e un'esperienza da cui sarebbero più tardi nate le Litaniae Lauretane (ma anche le belle pagine di Paolina Leopardi sulla vita del compositore, che la famiglia Leopardi incontrò in quell'occasione).
Sono trascorsi oltre 250 anni dalla visita del giovane Mozart; molti altri – illustri e meno illustri – hanno qui ripetuto il semplice e antico gesto della preghiera e la più naturale delle invocazioni, quella alla Madre. Ed è attraverso il nome di Mariupol – la città, appunto, di Maria – che si compie la dedica alle vittime di tutte le guerre e in favore della pace. Fra gli artisti italiani del Coro Cherubini e del Coro Cremona Antiqua, preparati da Antonio Greco, ci sono gli artisti ucraini del Coro del Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina “Taras Shevchenko” guidati da Bogdan Plish. Si riallaccia così il dialogo iniziato nel 2018 con il concerto dell’Amicizia a Kiev e proseguito già questa primavera, quando la città di Ravenna ha accolto coristi, musicisti e danzatori ucraini, grazie anche all’impegno di Cristina Mazzavillani Muti, fondatrice di Ravenna Festival.
Mentre la direttrice del Corpo di Ballo, Olena Filipieva, firma la coreografia su una melodia per oboe, violino e bandura, il Coro ucraino propone un canto liturgico del XIII secolo e una madre e sua figlia cantano la Preghiera alla Beata Vergine della compositrice ucraina Hanna Havrylec’, scomparsa a febbraio. Il tema mariano del programma si sviluppa anche attraverso la voce di Beñat Achiary, il cantante basco che offre in dono il brano Agur Maria. Per il Concerto K 412 è stato invece coinvolto Felix Klieser, artista tedesco a cui la disabilità non ha impedito di diventare un eccezionale cornista che si esibisce in tour internazionali.