Dal 18 al 20 giugno, sempre alle 19, i nuovi appuntamenti dei Vespri a San Vitale
Seicento stravagante si avventura in un’epoca sospesa fra eccentricità visionaria e classicismo formale, lungo un ricchissimo percorso geografico e storico tra i virtuosismi strumentali più in voga nelle corti italiane del XVII secolo, dai maggiori esponenti della scuola veneziana alla Napoli di Andrea Falconieri, da Angelo Notari emigrato in Inghilterra al fiammingo Cipriano De Rore. Dal 18 al 20 giugno, sempre alle 19 presso la Basilica di San Vitale, David Brutti al cornetto e Nicola Lamon all’organo guideranno il pubblico dei Vespri nei meandri della poetica della meraviglia, alla cui seduzione si arresero poeti, artisti, musicisti. Tra gli strumenti più in uso nel Seicento c’era proprio il cornetto - molto apprezzato per la sua capacità di sostenere le voci e per le ottime risorse virtuosistiche - spesso accompagnato dal bassus generalis dell’organo.
Nella storiografia musicale il termine barocco viene applicato a quanto creato tra la fine del Cinquecento e la metà del secolo dei Lumi. È forse inappropriato applicarlo a un periodo così vasto: il secolo centrale del cosiddetto barocco - il Seicento, insomma - merita probabilmente un nuovo battesimo. Perché allora non parlare di Seicento stravagante, dell’epoca in cui il poeta Giovanni Battista Marino sosteneva “del poeta il fin la meraviglia”? Tra i compositori in programma Andrea e Giovanni Gabrieli: le toccate per organo del primo - dal carattere di improvvisazione e ricche di passaggi virtuosistici - rappresentano una svolta importante; il nipote Giovanni superò il maestro, riconoscendo agli strumenti una nuova autonomia rispetto alle voci. Sempre della Scuola veneziana Cipriano De Rore, già uno dei massimo rappresentanti della scuola franco-fiamminga, ma anche Gioseffo Guami e Dario Castello. Da Venezia emigrò a Londra Angelo Notari, così introducendo i metodi e gli stili italiani alla corte inglese, mentre il napoletano Andrea Falconieri viaggiò fra la città natale, Firenze, Spagna e Francia.
David Brutti ha studiato saxofono al Conservatorio di Bordeaux, è stato premiato in numerosi concorsi e si esibisce in ambito contemporaneo, ma anche jazz e classico. Dal 2012 ha intrapreso lo studio del cornetto e della prassi musicale rinascimentale e barocca. Oggi collabora con importanti realtà, da Odhecaton ad Accademia Bizantina. Nicola Lamon si è invece formato al Conservatorio di Venezia in organo e composizione organistica, ma anche in clavicembalo e canto gregoriano. Si dedica in particolare allo studio del rapporto tra canto gregoriano, organo, liturgia, musica vocale e basso continuo; collabora come organista e continuista con varie formazioni e spicca il suo impegno come organista presso la basilica di San Marco a Venezia.
1 euro il biglietto del concerto (la durata è di circa 40 minuti)
Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org
File | Azione |
---|
18 20 giugno 2018 Seicento stravagante di David Brutti e Nicola Lamon (DOC) | Download |
Lamon (JPG) | Download |
Brutti (JPG) | Download |