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- Data di creazione 26 Giugno 2024
- Ultimo aggiornamento 26 Giugno 2024
LA MUSICA LEGGERISSIMA DI COLAPESCE DIMARTINO, SPENSIERATI MA NON TROPPO
Venerdì 28 giugno, alle 21.30 al Pavaglione di Lugo, in versione sinfonica con La Corelli
C’era una volta un confine invalicabile fra pop e canzone d’autore, Sanremo e introspezione. Che gli ultimi decenni di musica italiana quel confine l’abbiano cancellato da quasi tutte le mappe è evidente ai più, ma questo non toglie che Colapesce Dimartino siano maestri dell’arte di avere qualcosa da dire e di saper dire quel qualcosa con leggerezza e infallibile mira. Venerdì 28 giugno, alle 21.30, il primo appuntamento di Ravenna Festival 2024 al Pavaglione di Lugo è con il duo di cantautori siciliani in inedita versione con orchestra: a Colapesce Dimartino si unisce infatti La Corelli, in questo caso diretta da Davide Rossi che è anche arrangiatore dei brani. Una produzione di Ravenna Festival, il concerto è l’occasione per scoprire e riscoprire quanta profondità possa annidarsi nel corpo lieve e impalpabile di una musica così leggera da diventare leggerissima, come voleva il titolo del brano con cui nel 2021 hanno conquistato il premio della Sala Stampa sanremese intitolato a Lucio Dalla. «Parole senza mistero / allegre ma non troppo» per un mondo che ormai preferisce «il rumore delle metro affollate / a quello del mare», melodie che odorano di Battiato e risplendono di abbaglianti epifanie. L’appuntamento è possibile grazie al sostegno di Edilpiù.
Ravenna Festival ci ha preso gusto: dopo La Rappresentante di Lista, i Fast Animals Slow Kids e, quest’anno, Margherita Vicario, è tempo per Colapesce Dimartino di ricevere per la prima volta un trattamento…sinfonico. Così le sonorità di una vera e propria orchestra si fanno ali per il sogno della canzone pop perfetta – quella che nel breve sviluppo di tre minuti riesce mettere in scena un racconto dilatato, a partire dalle piccole esperienze personali della vita fino a una quotidianità condivisa. Perché i due, con quell’aria trasognata, quella perenne sensazione di essere qui ma di sentirsi altrove, hanno una capacità lieve eppur feroce di farci specchiare nelle nostre consuetudini, alle prese con un mondo che dobbiamo necessariamente accettare.
A novembre è uscito il loro secondo disco, Lux Eterna Beach. In copertina c’è uno scatto che li ritrae al GAL Hassin, Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche di Isnello, vicino Palermo; un’immagine un po’ new age e un po’ metafisica, che va a braccetto con certi momenti surreali o forse onirici di questo paesaggio in undici canzoni che Colapesce Dimartino hanno dipinto. Dipinto e popolato di personaggi fra i più disparati, dal giovane elettore di destra “tutto solo” nel suo bomberino alla star del porno. Le loro apparizioni ed emozioni sono raccontate con ironia e un certo garbo che sarà pure vintage ma non per questo superato. La traccia di apertura dell’album ha un titolo che da solo vale un premio: La luce che sfiora di taglio la spiaggia mise tutti d’accordo. Con un istinto cinematografico e un retrogusto psichedelico, ci portano in riva al mare: “Pure i pesci / Che li vedi brillare / È d’argento il mare / Non si vede la fine / Menomale”.
Quella di Colapesce, ovvero Lorenzo Urciullo, e Dimartino, vale a dire Antonio Di Martino, coetanei ma soprattutto conterranei, è forse la storia di successo “dal basso” più convincente degli ultimi anni. Cantautori siciliani con un retroterra da perfetti indipendenti, sono riusciti nell’operazione rara di non svilire la loro ambizione artistica mentre conquistavano il palco di Sanremo e la scena radiofonica. Dopo il successo sanremese, Musica leggerissima è diventato una delle hit dell’anno, con sette dischi di platino che hanno proiettato il duo nel mainstream della musica italiana. La canzone ha conquistato anche il pubblico spagnolo con l’adattamento Mùsica ligera interpretato da Ana Mena. Nel 2023 il duo è tornato sul palco del Festival di Sanremo, aggiudicandosi entrambi i premi della critica con Splash. La canzone ha anticipato l’uscita del loro primo (e irriverente) film, La primavera della mia vita, diretto da Zavvo Nicolosi e co-prodotto da Sugar Play. Colapesce Dimartino sono protagonisti, sceneggiatori e compositori della colonna sonora, premiata col Nastro d’Argento.
Ravenna Festival è a Lugo per l’intero fine settimana: sabato 29 giugno è la volta del post-Britpop dei Kula Shaker, mentre domenica 30 si colora di jazz con il John De Leo Jazzabilly Lovers, complici Rita Marcotulli e Gianluca Petrella.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: da 22 a 30 Euro (ridotti da 20 a 26 Euro); under 18: 5 Euro