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- Data di creazione 12 Giugno 2016
- Ultimo aggiornamento 14 Giugno 2016
Ore 11 Chiostri Francescani - Abel Selaocoe violoncello / Alastair Paul McMath basso Omaggio a Mandela
Ore 11.30 Forlì Atrio Ospedale Morgagni-Pierantoni - Delegazione di Cellolandia
Ore 19 Ravenna Basilica di San Vitale - Luca Franzetti “Ritorno al Futuro”
Ore 21 Forlì Chiesa di San Giacomo - Giovanni Sollima e i suoi allievi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Mercoledì 15 giugno, terza giornata dell’epopea di Cellolandia, i 100Cellos dopo aver pacificamente invaso Ravenna hanno deciso di espandersi allargando i loro domini anche a Forlì. Una intensa giornata che vedrà gruppi diversi esibirsi appunto tra Ravenna e la vicina Forlì. Primo appuntamento a Ravenna, alle 11 nei Chiostri Francescani, con l’omaggio a Nelson Mandela del virtuoso violoncellista sudafricano Abel Selaocoe accompagnato dal bassista Alastair Paul McMath (inizialmente previsto il 13). Quasi in contemporanea, alle 11.30 ma a Forlì, la seconda incursione ‘terapeutica’ questa volta con una delegazione di Cellolandia – denominatasi per l’occasione “Pronto Intervento” - impegnata nella ‘visita’ musicale prevista nell’atrio – definito anche la ‘piazza’ - dell’Ospedale Morgani-Pierantoni. Alle 19 si rinnova invece l’atteso appuntamento con i Vespri a San Vitale che vedranno protagonista Luca Franzetti, nato a Parma classe 1967, già primo violoncello dell’Orchestra Verdi di Milano ha fatto parte dell’Orchestra Mozart e in seguito dell’Orchestra del Festival di Lucerna. Franzetti presenta un programma dall’eloquente titolo “Ritorno al futuro” con musiche di Ligeti, Sollima e Melozzi. In serata si torna a Forlì, ore 21 nella Chiesa di San Giacomo recentemente ristrutturata, per l’omaggio al forlivese Giovanni Battista Cirri di Giovanni Sollima e dei suoi Allievi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con il concerto “Effetti collaterali”.
“Effetti collaterali” è un poco la sintesi dell’intero progetto proposto da Giovanni Sollima e dal collega, “agitatore”, Enrico Melozzi: la voglia di eseguire un repertorio che passa dalla musica barocca al rock, per approdare al metal. Un gruppo di artisti che, dunque, viaggia nel tempo e nello spazio. Così, progettando l’invasione di Forlì, i Cellos non potevano che aprire la propria performance con composizioni di Giovanni Battista Cirri, compositore barocco e violoncellista forlivese (1724-1808) che ha avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo della scrittura per violoncello in epoca preclassica. Dopo la formazione a Bologna e a Padova, in stretto contatto con Padre Martini, ha intrapreso una carriera internazionale che lo ha visto diventare nel 1764 musicista del duca di Gloucester, fratello di Giorgio III d’Inghilterra. È qui che pubblica molte delle sue composizioni per organici da camera, nelle quali il violoncello assume un ruolo da protagonista, in termini sia virtuosistici sia espressivi, riunendo l’esperienza della tradizione italiana, rappresentata da Boccherini, e lo stile tedesco segnato da Haydn e Mozart. Si passerà poi a due brani del religioso e compositore armeno Soghomon Gevorki Soghomonyan (Padre Komitas), considerato il padre della moderna musica di quel paese; profondamente toccato dai massacri del 1915, è morto in una clinica psichiatrica di Parigi nel 1935 ed è considerato fra le vittime del genocidio armeno. Con un altro balzo nello spazio e nel tempo, sarà eseguito un Preludio di Chopin e del violoncellista, suo amico e collaboratore, Auguste Franchomme (1808-1884). Con un nuovo scarto, si arriva alla scena musicale contemporanea con lo statunitense Steve Reich, fra i maggiori esponenti del minimalismo musicale, già applaudito al Ravenna Festival. La vertigine continua tornando a Vincenzo Bellini, con lo scarto successivo a un brano della tradizione centroafricana, il “Chant du Ngòmbi”. La chiusura di questi effetti davvero “collaterali” è affidata a Domenico Modugno e alla canzone “Cosa sono le nuvole”, con il testo di Pasolini, arrangiata da Enrico Melozzi, omaggio all’amore “soffiato dal cielo”; e a “L’elefante bianco” canzone contro la guerra di Demetrio Stratos degli Area.
Gli allievi dell’Accademia di Santa Cecilia che si esibiranno al fianco di Giovanni Sollima sono: Chiara Burattini, Raffaella Cardaropoli, Valerio Cassano, Riccardo Giovine, Alessandro Guaitolini, Altea Narici, Carla Scandura, Francesco Bongiorni, Thomas-Brian Rizzo, Leila Shirvani.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Chiostri Francescani: biglietto 1 euro
Ospedale Morgagni-Pierantoni: ingresso libero
Basilica di San Vitale: biglietto 1 euro
Chiesa di San Giacomo: ingresso 12 euro (ridotto 10) / Speciale Giovani: 5 euro per under 18 e universitari