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- Data di creazione 29 Giugno 2016
- Ultimo aggiornamento 29 Giugno 2016
Palazzo Mauro de André, giovedì 30 giugno ore 21,30
Danza nel nome di “Amore”, Svetlana Zakharova. Questo il titolo, infatti, della serata che racchiude tre coreografie sulle sue affusolate e luminose misure e che segna il suo atteso ritorno al Ravenna Festival, giovedì 30 giugno alle 21.30 sul palco del Pala de Andrè. Tre figure di donna, tre declinazioni diverse d’amore con le quali l’étoile di due palcoscenici – il Bol’soj e la Scala – già all’apice come interprete classica, sceglie di confrontarsi con il contemporaneo. “Continuo ad adorare i balletti classici, che vorrei danzare sempre e il più a lungo possibile – dice Svetlana -. La mia voglia di cambiare invece riguarda le creazioni contemporanea: sono per me come vestiti, ne vorrei provare sempre di nuove!”. Affiancata da primi ballerini del Bol’soj - Mikhail Lobukhin, Denis Rodkin e Denis Savin -, Zakharova calzerà dunque i panni di tre diverse figure di donna.
Lo spettacolo è reso possibile grazie al contributo di Unipol Banca e Assicoop Romagna Futura.
Francesca da Rimini, un breve balletto di Jurij Possokhov che il coreografo creò nel 2012 per il San Francisco Ballet e che ricuce per la taglia da étoile di Svetlana. I due artisti tornano così a collaborare dopo una fortunata Cinderella che segnò l’ascesa al Bol’soj dell’allora giovane danzatrice appena “strappata” al Marijnskij. Ispirata al V canto dantesco, la coreografia è un parabola dell’infelice destino della fanciulla, malmaritata a un uomo prepotente (interpretato da Lobukhin), rapita d’amore per il coetaneo e piacente Paolo (calzato da Rodkin) e infine destinata a perire insieme a lui per mano del violento consorte.
Anche Patrick De Bana, coreografo afro-tedesco, ha già lavorato per Svetlana, nel duetto Digital Love, che in questa occasione viene rielaborato e approfondito per un nuovo pas de trois dal titolo Rain Before It Falls, su un saporoso e insolito mix di musiche barocche e sudamericane. Una miniatura contemporanea che tratteggia un incontro a tre di atmosfere misteriose e aloni di ambiguità.
Sigla il trittico la firma di Marguerite Donlon, coreografa irlandese, che affida a Zacharova uno dei suoi cavalli di battaglia, Strokes Through The Tail, composto sulle note della Sinfonia n. 40 di Mozart e condotto con uno sguardo ironico per ragazzi in tutù bianco e torso nudo. Uno stuolo di cigni paradossali, fra cui “nuota” – divertendosi un mondo – una delle Odette/Odile più famose di oggi.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: da 12 euro (ridotti 10) a 42 euro (ridotti 38)
I giovani al festival’: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari, 50% tariffe ridotte.
Il servizio navetta gratuito per il Palazzo de Andrè, realizzato in collaborazione con Start Romagna e con il contributo di Tecno Allarmi Sistemi, percorrerà 2 volte la tratta Stazione – Palazzo M. De André, con partenza da Piazza Farini, alle ore 20,30 e 20,45 (orario valido per gli spettacoli di danza che iniziano sempre alle 21.30). Al termine dello spettacolo due corse riporteranno gli spettatori al capolinea.
Svetlana Zakharova
Nata a Lutsk, in Ucraina, intraprende gli studi all’Istituto Coreografico di Kiev. Prosegue la propria formazione all’Accademia Vaganova di San Pietroburgo. È inoltre allieva di Ljudmila Semenjanka. Nel 1996 entra a far parte del Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e l’anno seguente è nominata prima ballerina. Il repertorio in questo teatro include i ruoli principali in balletti quali: La bella addormentata, La fontana di Bakhčisarai (nella versione di Rostislav Zakharov), Lo schiaccianoci, Le corsaire, La bayadère, Don Chisciotte, Shéhérazade, Romeo e Giulietta (nella versione di Leonid Lavronskij), Il lago dei cigni, Giselle, Les Sylphides, Le poème de l’extase (di Aleksej Ratmanskij), L’histoire de Manon (di Kennet MacMillan), Étude (di Harald Lander). Tra le creazioni di George Balanchine di cui è protagonista: Apollon Musagète, Serenade, Symphony in C, Jewels, Čajkovskij pas de deux.
Nel 2003 entra a far parte del Balletto del Teatro Bolshoi e interpreta ruoli principali in Giselle (nella versione di Vladimir Vasiliev), La fille du pharaon (ricostruzione di Pierre Lacotte) e in coreografie firmate da Jurij Grigorovič: Il lago dei cigni, La bella addormentata, La bayadère, Raymonda, Spartacus; Don Chisciotte (di Aleksej. Fadeečev), Symphony in C – Part II, Sogno di una notte di mezz’estate (di John Neumeier, ruolo di Ippolita e di Titania), Carmen Suite (di Alberto Alonso), Serenade (di George Balanchine).
Nel 2009 il coreografo Francesco Ventriglia crea per lei il balletto Zakharova Super Game.
Dal 1999 è regolarmente “guest artist” presso le più prestigiose compagnie di balletto, quali New York City Ballet, Bayerisches Staatsballett, Teatro dell’Opera di Roma, Opéra di Parigi, Nuovo Teatro Nazionale di Tokyo, San Carlo di Napoli, American Ballet Theatre, Hamburg Ballet, Teatro alla Scala di Milano. Dal 2007 è ballerina étoile del Balletto della Scala.
Tra i riconoscimenti e i premi ottenuti nel corso della carriera:, secondo premio alla Vaganova-Prix Young Dancers Competition di San Pietroburgo (1995); premio speciale “Our Hope” conferitole dal Baltika di San Pietroburgo (1997); il “Golden Sophit”ancora a San Pietroburgo (1998); “Golden Mask” per Serenade e per La bella addormentata (1999 e 2000); “People of Our City”, premio speciale della città di San Pietroburgo (2001); premio della rivista italiana «Danza&Danza» (2002); “Benois de la danse” per Sogno di una notte di mezza estate e titolo di Artista Emerito della Federazione Russa (2005); “Soul of Dance” da parte della rivista russa «Magazine» (“Queen of the Dance”, 2007), poi titolo di Artista del Popolo della Russia (2008) e di nuovo “Benois de la danse” (2015).
Mikhail Lobukhin
Primo ballerino del Balletto Bolshoi di Mosca.
Nato a San Pietroburgo, nel 2002 si diploma all’Accademia di Balletto “A. Vaganova” della sua città, ed entra nel Balletto del Teatro Mariinskij, con cui si esibisce nei ruoli principali del repertorio classico e contemporaneo in balletti quali: Il Corsaro (Conrad), La Bayadère, coreografie di Marius Petipa (Solor), Don Chisciotte di Petipa, Gorskij (Basilio), Romeo e Giulietta di Lavrovskij (Romeo), Quattro temperamenti di George Balanchine (Sanguigno), Cenerentola di Aleksej Ratmanskij (Principe), “Diana Vishneva: Beauty in Motion”, Pierrot Lunaire di Aleksej Ratmanskij, Turns of Love di Dwight Rhoden; ed è solista in Ballet Imperial e Tema e Variazioni, in Steptext di William Forsythe, e For four di Christopher Wheeldon.
Dopo le numerose tournée con il Balletto del Teatro Mariinskij, Mikhail Lobukhin è di frequente impegnato con il Balletto del Teatro Bolshoi in Russia e all’estero.
Dal febbraio 2010 è ballerino del Bolshoi. Con questo teatro il suo repertorio include: Don Chisciotte nella versione coreografica di Aleksej Fadeečev (Basilio); Romeo e Giulietta, coreografia di Jurij Grigorovič (Tebaldo); di nuovo La Bayadère (Solor) di Petipa nell’allestimento di Jurij Grigorovič, Spartacus ancora di Grigorovič, Herman Schmerman di William Forsythe (Pas de deux), Le Fiamme di Parigi (Philip) nella coreografia di Aleksej Ratmanskij ripresa da Vasilij Vajnonen.
Denis Rodkin
Primo ballerino del Balletto Bolshoi di Mosca.
Nato a Mosca, nel 2009 si diploma all’Istituto Coreografico annesso al Teatro Accademico della Danza di Stato “Gžel” ed entra nel Balletto del Teatro Bolshoi. Con il Balletto del Bolshoi si esibisce da solista nei maggiori balletti del repertorio classico e contemporaneo, quali La bella addormentata di Marius Petipa e Romeo e Giulietta nella versione di Jurij Grigorovič, Carmen-Suite di Alberto Alonso, La Fille mal gardèe di Frederick Ashton, Serenade e Symphony in C di George Balanchine, Rajmonda, Il lago dei cigni, Lo schiaccianoci e La Bayadère nelle versioni di Grigorovič, La figlia del Faraone nella ripresa di Pierre Lacotte da Marius Petipa, Rubies e Diamonds (da Jewels) di Balanchine. Interpreta inoltre ruoli da solista in Class-concert di Asaf Messerer, Esmeralda di Petipa nella versione di Jurij Burlaka e Vasilij Medvedev, Le Fiamme di Parigi nell’allestimento di Aleksej Ratmanskij da Vasilij Vajnonen, Cipollino di Genrih Majorov, Sinfonia dei Salmi di Jirˇ í Kylián, Il Corsaro nella nuova versione di Aleksej Ratmanskij e Jurij Burlaka da Petipa, Dream of Dream nell’allestimento di Jorma Elo, Ivan il Terribile di Grigorovič. Nel 2013, interpreta Spartacus di Jurij Grigorovič, Anjuta di Vladimir Vasil’ev, Il lago dei cigni e Don Chisciotte nella versione di Aleksej Fadeečev.
Denis Savin
Primo ballerino del Balletto Bolshoi di Mosca. Nato a Mosca, al termine degli studi presso l’Accademia coreografica di Mosca, nel 2002, entra nel Balletto del Teatro Bolshoi, e l’anno seguente interpreta il ruolo di Romeo nel Romeo e Giulietta di Radu Poklitary. Il suo repertorio spazia nell’ambito del balletto classico, neoclassico e moderno. Tra i ruoli interpretati figurano quelli in Giselle di Jean Coralli, Jules Perrot, Marius Petipa nella versione di Vladimir Vasil’ev (Pas d’action), Raimonda di Marius Petipa nella versione di Jurij Grigorovič (Grand Pas), Lo Schiaccianoci di Grigorovič (il Re dei topi), Don Chisciotte di Petipa, Gorskij, nella versione di Aleksej Fadeečev (Gamache), Le fiamme di Parigi di Aleksej Ratmanskij da Vasilij Vajnonen (Jerome), Giselle di Vladimir Vasil’ev (Hilarion), Esmeralda di Petipa, nella versione di Jurij Burlaka e Vasilj Medvedev (Gringoire), Herman Schmerman di William Forsythe (Pas de deux), Giselle di Grigorovič (Hans), Romeo e Giulietta di Grigorovič (Tebaldo), Raimonda (Abderakhman), La bisbetica domata di J.C. Maillot (Petruccio), Hamlet, produzione di Donnelan e Poklitary (Amleto), poi, come solista, in Jeu de cards di Aleksej Ratmanskij e in In the Upper Room di Twyla Tharp.