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- Data di creazione 24 Giugno 2016
- Ultimo aggiornamento 24 Giugno 2016
Sabato 25 giugno, Palazzo San Giacomo di Russi dalle 21.30
La musica tradizionale irlandese è fra le più “resistenti” del Vecchio Continente: quando altre forme tradizionali hanno scelto di cedere spazio al pop, gli artisti dell’isola del trifoglio hanno difeso e rilanciato i propri ritmi, influenzando addirittura altre culture, come quella country statunitense. La “Lunga notte irlandese” che il Festival propone sabato 25 giugno, nella grande corte di Palazzo San Giacomo, a Russi (ore 21.30), seleziona i nomi migliori di quella tradizione, riletta con sensibilità contemporanee: la cantante irlandese Karan Casey, che si esibirà con il supergruppo Lúnasa; la ballerina e concertista Caítlin Nic Gabhann, accompagnata dalla cornamusa di Mick O’Brien e dal violino di Ciara Ni Bhriain. Ma saranno di scena anche gli italianissimi Birkin Tree da trent’anni sulla scena musicale, unica formazione italiana a esibirsi regolarmente in Irlanda. Il concerto, organizzato in collaborazione con l’Ambasciata d’Irlanda in Italia, è reso possibile grazie al contributo di Sigma4.
Una notte, dunque, dedicata alla tradizione irlandese nella sua forma più pura e autentica, durante la quale atmosfere di grande lirismo e intensità si alterneranno con la danza e con altri momenti musicali di forte impatto ed energia. La stessa energia che spinge Sir Brandel, leggendario re dei corvi d’Irlanda, a volare nel vento al suono dell’arpa. Le leggende dell’isola si riverberano anche nei nomi degli artisti: Lúnasa in gaelico significa “il matrimonio del Dio del Sole” e, in senso lato, “la festa” di Lugh. Arrivano sulla scena musicale mondiale nel 1997: acclamati fin dal primo cd (un album «da avere a tutti i costi», scrive il periodico “Irish Voice”), hanno via via rafforzato la propria fama fra incisioni e tour “sold out”. I Lúnasa ridefiniscono il suono Irish andando diritti al cuore dei suoi ritmi con il flauto incantatore di Kevin Crawford, il violino di Sean Smyth, il caratteristico uso del basso acustico suonato con rara maestria da Trevor Hutchinson, unitamente alla percussività della chitarra di Sean Og Graham e alle pipes di Cilian Vallely. Nel concerto a Palazzo San Giacomo si incastona, come una pietra preziosa, la voce di Karan Casey, fra le più innovative e apprezzate, provocanti e imitate del panorama irlandese. Originaria della contea di Waterford, terra di polkas e slide, nella propria carriera, ormai ventennale, è passata dal jazz nei bistro di Dublino, alla collaborazione con la band Solas a New York, fino all’attuale carriera da solista con la quale ha venduto oltre mezzo milione di album.
La ballerina e concertista irlandese Caitlín Nic Gabhann, per tre volte vincitrice del prestigioso “All Ireland”, proviene invece dalla contea di Meath. Ha collaborato con alcuni tra i più brillanti musicisti e ballerini irlandesi e oggi è considerata uno tra i più grandi talenti emersi nella scena tradizionale degli ultimi anni. Caitlín si è esibita in Europa, Stati Uniti, Australia e Asia. Nel proprio repertorio ci sono i diversi stili di danza tradizionale: light dance, heavy dance (ballata con le scarpe da “tip tap”) e il sean-nós style. Per lei i ritmi saranno creati dal musicista di Dublino Mick O’Brien, prezioso solista di “uilleann pipes”, la cornamusa irlandese, che ha un’estensione musicale maggiore di quella scozzese e dalla giovanissima violinista e arpista Ciara Ni Bhriain. Dublinese, figlia d’arte, Ciara (che fa parte della National youth Orchestra of Ireland) inizia a suonare “fiddle”, il nome del violino “folk”, a tre anni per poi dedicarsi con grande successo anche all’arpa.
L’Irish Night dà spazio anche all’unica formazione italiana che ha scelto le suggestioni irlandesi da oltre trent’anni, i Birkin Tree. Con milleottocento concerti in Italia e in Europa, unica band a esibirsi regolarmente in Irlanda, i BirkinTree sanno anche fondere i generi. Se la tradizione irlandese rimane il pilastro centrale attorno a cui organizzare il suono è allo stesso tempo chiaro come quell’eredità sia messa creativamente a confronto con il jazz, la classica e anche, in alcuni casi, al minimalismo. Nella propria carriera hanno già incontrato alcune fra le stelle della notte di Russi, a partire da Caitlín Nic Gabhann.
Per prepararsi alle danze della notte irlandese è possibile partecipare al laboratorio di danza irlandese curato da Deirdre McCready che si svolgerà nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, nella palestra comunale di Russi (via Don Minzoni 17). Info e iscrizioni (18 euro) Mariarosaria Valente: tel. 342 1002345 – promozione@ravennaestival.org
Rispettando la consuetudine degli spettacoli a Palazzo San Giacomo saranno attivi anche gli stand gastronomici (a partire dalle 19) e, per l’occasione, proporranno anche fiumi di birra irlandese.
L’intenso fine settimana a Palazzo San Giacomo del Festival prosegue - domenica 26 giugno, sempre alle 21.30 - con “La lunga notte romagnola” protagonista Ivano Marescotti che si cimenterà nelle irresistibili letture di Olindo Guerrini alias Stecchetti, seguito dal concerto, tutto da ballare, di Moreno il Biondo & Orchestra Grande Evento e Mirco Mariani & Orchestra eXtraliscio.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: 15 euro (posti in piedi)
‘I giovani al festival’: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari, 50% tariffe ridotte.