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Create Date28 giugno 2016
Last Updated28 giugno 2016

Teatro Rasi, mercoledì 29 giugno ore 21

È una ricetta effervescente quella creata dai Soqquadro Italiano per ottenere un esito? garantito: mette insieme due artisti con la passione per le note barocche e le forme contemporanee - in cui la doppia vocazione per l’uno, Vincenzo Capezzuto (che si alterna nei panni di danzatore e di cantante) e l’esperienza teatrale dell’altro, Claudio Borgianni - crea una coppia pronta a squaternare la scena. Stavolta si cimentano con il “prete rosso”, allestendo, con la complicità coreografica del neodirettore del corpo di ballo alla Scala, Mauro Bigonzetti, lo Stabat Mater - Vivaldi Project in scena mercoledì 29 giugno (ore 21) al Teatro Rasi. Una performance d’arte fusion fra danza, parole, musica e teatro, sorretta da un’impaginazione a tre colori dominanti (blu, rosso, oro) e movimenti nitidi e intensi che inseguono la scorrevolezza vivaldiana.

Se la teatralità della musica di Antonio Vivaldi e il suo utilizzo nell’ambito della danza è oramai un indiscusso continuum, la lettura di uno dei brani principali della significativa produzione sacra del “prete rosso” appare una sfida non certo irriverente, ma consona alla speculazione culturale di una compagine artistica come Soqquadro Italiano che ha fatto della “de-costruzione” e della “ri-creazione” il proprio principio fondamentale.

Chi è quella donna che si accascia ai piedi della Croce? Chi è quella donna che piange la morte del proprio figlio esprimendo il dolore più grande e più profondo che un essere umano possa provare? Chi è quella donna che guarda al cielo con consapevole accettazione?  Claudio Borgianni ci presenta un Vivaldi del tutto nuovo ed inedito, delineando lo spettacolo come un’opera totale e multiforme, nella quale Vincenzo Capezzuto passa con estrema naturalezza dal canto, alla danza, a brevi stralci recitati, facendo sì che lo spettatore perda l’orizzonte dei confini tra i vari  generi delle arti performative. Un contributo importante è dato da Mauro Bigonzetti che s’inserisce con armonia in questo lavoro, riuscendo a dare vita ad una danza fortemente contaminata e teatrale. “...catturato – come sottolinea lo stesso Bigonzetti – da questa idea di contaminazione “quasi folle”, dove tutti linguaggi della scena si mescolano con raffinatezza e delicatezza. Poi la musica antica, che è una mia grande passione e che spesso utilizzo per le mie creazioni. Infine, ma sicuramente non meno importante, il rapporto di stima che mi lega a Vincenzo Capezzuto: è un artista giovane, ma è come se lo conoscessi da secoli.”

“Ma chi è davvero questa donna che Vivaldi ci racconta con tensione febbrile e pause mozzafiato?  Forse quella donna siamo noi che viviamo lo spaesamento della nostra quotidianità? O forse quella donna è solo una madre che piange per noi? Viviamo un’epoca di cambiamento continuo – precisa Borgianni - , sempre alla ricerca di nuovi equilibri, di nuove certezze, in una realtà dove tutto si ridisegna, si mescola e si riscrive, alla ricerca  di una coscienza, di un’immagine di noi stessi da poter proiettare nel futuro.”

Portare sul palcoscenico l’umanità di questo tentativo è il nuovo progetto Stabat Mater-Vivaldi Project di Soqquadro Italiano, ensemble musicale (ma non solo) creato e diretto da Claudio Borgianni assieme a Vincenzo Capezzuto e formato da: Luciano Orologi sax soprano, clarinetto basso e melodica; Simone Vallerotonda arciliuto; Gabriele Miracle percussioni e toy-piano; Marco Forti contrabbasso; Fabio Fiandrini elettronica). I costumi sono di Andrea Stanisci e le luci di Cristina Spelti.

Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: ingresso non numerato intero 20 euro (ridotto 18 euro).
I giovani al festival’: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari 9 euro


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