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- Data di creazione 25 Giugno 2016
- Ultimo aggiornamento 25 Giugno 2016
In Templo Domini - Musica sacra e liturgie nelle basiliche
Basilica di San Vitale, domenica 26 giugno ore 10.30
Domenica 26 giugno, alle 10.30, i Tallis Scholars saranno protagonisti, accanto al fascino millenario della basilica di San Vitale, della liturgia domenicale del ciclo In Templo Domini che scandisce le domeniche del Festival: il celebre, premiatissimo ensemble vocale del Regno Unito proporrà la Missa Papae Marcelli di Giovanni da Palestrina per accompagnare la celebrazione.
Dopo il memorabile concerto che li ha visti esibirsi sotto la volta affrescata della Cappella Sistina nel 1994, in occasione della presentazione del restauro del capolavoro di Michelangelo, i Tallis Scholars saranno ora ospiti di un altro luogo straordinario, patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco: quello scrigno di mosaici che è la basilica di San Vitale, luogo di mille suggestioni e dalla lunga tradizione musicale - dagli oratori e sonate ospitati nel Settecento all’attenzione che da sempre il Festival le riserba all’interno della propria programmazione. Domenica i Tallis raggiungono quindi Ravenna, per esibirsi in uno dei luoghi sacri più importanti al mondo con un programma dedicato al più celebre lavoro di Giovanni da Palestrina, la Missa Papae Marcelli. Proprio di Palestrina, nel 1994, i Tallis hanno celebrato il quarto centenario della morte con un concerto nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, ove Palestrina era stato maestro di cappella.
“Una delle grandi esportazioni musicali del Regno Unito”: così li ha descritti BBC Radio 3, riconoscendo a The Tallis Scholars e al loro fondatore Peter Phillips il merito di aver largamente contribuito al riconoscimento della musica sacra del Rinascimento come uno dei grandi repertori della storia della musica in Occidente e del repertorio classico comunemente eseguito. Il loro costante ed esteso impegno nel proporre al grande pubblico opere del Rinascimento - in chiese, cattedrali e luoghi di spettacolo in ogni parte del globo - continua da oltre quarant’anni e ha toccato luoghi simbolo della cultura musicale mondiale come la Royal Albert Hall, i Lincoln Center e la Carnegie Hall di New York, la Philharmonic Hall di Berlino, l’Opera House a Sydney, etc.
A guidare quest’eccezionale gruppo il direttore Peter Phillips, che - parole sue - ha “contratto il virus della polifonia” quand’era studente a Oxford nel 1973. Nascono così The Tallis Scholars e da quella loro ricerca sulla voce, strumento privilegiato del solcare generi ed epoche, si sviluppa una favolosa carriera che li ha visti cantare, fra gli altri, con Sting e Paul McCartney, essere definiti da The Observer “la cosa più vicina a un’esperienza extraterreste che potete provare seduti in una sala da concerti”, misurarsi con un repertorio che dalle evocative sonorità contemporanee di Arvo Pärt risale indietro nel tempo fino a classici inglesi come William Byrd, Thomas Tallis o John Taverner, passando per la scuola italiana di Palestrina e Allegri. Grazie all’attento lavoro sull’intonazione e sulla fusione timbrica delle voci, Peter Phillips ha cercato di creare una purezza e una chiarezza di suono assolute, presto divenute la cifra stilistica che caratterizza The Tallis Scholars.
I Tallis torneranno protagonisti al Festival il giorno successivo, lunedì 27 giugno, questa volta sotto la volta della Basilica di Sant’Apollinare in Classe in un concerto che alterna composizioni polifoniche del rinascimento inglese, francese e italiano, a brani di Arvo Pärt, riproponendo dunque un connubio già più volte sperimentato tra musica antica e musica contemporanea.