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- Data di creazione 13 Giugno 2022
- Ultimo aggiornamento 13 Giugno 2022
VISIONI D’INFERNO E DANZE CHIMERICHE: DANTE SECONDO MONICA CASADEI
Martedì 14 giugno, alle 21, al Teatro Alighieri in prima assoluta Inferno - Terra del fuoco di Artemis Danza
Un paesaggio aspro e selvaggio, ribollente di fango e fuoco, fa da sfondo a Inferno - Terra del fuoco che Monica Casadei porta a Ravenna in prima assoluta martedì 14 giugno, alle 21 al Teatro Alighieri, con tutto il furore creativo che la coreografa ferrarese ha impiegato per incontrare Dante. Con la sua compagnia Artemis, Casadei si misura con la prima cantica, creando un’opera allegorica tra sacro e profano, una danza primordiale, chimerica e prorompente, dove in spasmi e pulsioni il bestiale si contrappone al divino, il linguaggio antico alla scena contemporanea. Inferno - Terra del fuoco è un’esplorazione ardita in nove quadri, trasformati a vista con l’apporto creativo di diversi artisti italiani secondo il métissage di linguaggi che è la cifra preferita da Casadei. Intrecciandosi alle terzine dantesche, la drammaturgia musicale accosta le atmosfere sonore di Luca Vianini a celeberrime pagine come la Dante-Symphonie di Liszt e il Requiem di Verdi e compositori contemporanei come Alfred Schnittke e Krzysztof Penderecki. L’incontro con le arti visive si sviluppa invece nelle scenografie multimediali di Fabio Fiandrini, create a partire dai luoghi danteschi di Ravenna, nelle altre immagini del regista Alessandro Ceci e nel live painting di Giuliano del Sorbo, che dipingerà i corpi dei performer.
La nuova creazione di Monica Casadei ridisegna i contorni di una terra inospitale attraverso movimenti coreografici che diventano uno specchio del tormento: i corpi si plasmano in torsioni, sincopi, contratture, intrecci insolubili. Proprio come avviene nell’Inferno di Dante, alcune anime conservano memoria di sé e del proprio passato. Il desiderio di raccontarsi le fa emergere come individui, anche attraverso la lettura dei versi danteschi: Paolo e Francesca, Pier della Vigna, Tiresia, Ulisse, Minosse...personaggi scelti per scandagliare le profondità dell’animo umano, oltre la condanna e verso la compassione.
Le molte “vite” e le passioni di Monica Casadei si ritrovano e si riconfermano in questa nuova creazione: laureata con una tesi su Platone e la danza, Monica ha iniziato la sua carriera con la ginnastica ritmica per poi dedicarsi anima e cuore alla danza, con il basso continuo dell’Aikido, arte marziale appresa con il maestro André Cognard Hanshi So Shihan, tuttora presente nella sua routine. “Con l’Aikido il corpo è cosciente. È un’arte marziale, ma con dietro una fortissima filosofia. Il training di tutti i miei danzatori è lo stesso che ho seguito io – ha spiegato in un’intervista la coreografa - I miei spettacoli sono di danza, ma l’Aikido è il principio energetico, fisico, è un fondo che ha dato spessore, densità e intensità al movimento”. Il respiro internazionale è l’altra bussola che Monica ha tenuto in mano. In cerca di ispirazione e formazione ha attraversato prima tutta l’Europa, spingendosi fin in Cina e in India, dalle quali ha attinto un sapore orientale che aromatizza il suo stile e produzioni frequentemente intrecciate con compagnie e artisti stranieri.
Dall’Italia a Londra e poi a Parigi, dove ha fondato la sua compagnia Artemis prima di tornare in Italia nel 1997, con residenze artistiche al Teatro Due di Parma e dal 2014 al Teatro Comunale di Bologna. Ricca e versatile la sua produzione con oltre quaranta lavori – spesso ispirati da figure come Pasolini, Fellini e, ora, Dante. Una passione collaterale è l’opera, dal 2011 fonte di ispirazione ma con un focus al femminile: c’è la Violetta di Traviata, cuore infranto da un’intera società maschilista e opprimente, la Carmen K, chimera della libertà, la Tosca X come una donna vittima fra le tante. Corpo d’opera si chiama il capitolo dedicato alla rivisitazione in danza del repertorio lirico, approdato nel 2018 a un pre-pandemico Barbiere di Siviglia, dove ha prevalso uno sguardo più scanzonato. Fino ad arrivare all’oggi, a lambire con i 700 anni della ricorrenza dantesca i paesaggi infernali, quasi una premonizione di quello che abbiamo vissuto negli ultimi due anni.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: posto unico numerato 15 Euro (ridotto 12), under 18 5 Euro
Grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, per quest’evento sono previsti, secondo disponibilità, biglietti last minute (10 Euro, 5 Euro per gli under 30), acquistabili sul luogo di spettacolo da un’ora prima dell’evento.
L’appuntamento è in diretta streaming su ravennafestival.live
martedì 14 giugno
Teatro Alighieri, ore 21
Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei
Inferno - Terra del fuoco
coreografie, luci, costumi Monica Casadei
musiche originali Luca Vianini
regia e visual effects scenografie virtuali Fabio Fiandrini
regia “Ombre” Alessandro Ceci
voce Agostino Rocca
drammaturgia musicale Davide Tagliavini
live painting Giuliano del Sorbo
danza Samuele Arisci, Michelle Atoe, Monica Castorina, Serena Bottet, Silvia Di Stazio, Alfonso Donnarumma, Chiara Falzone, Costanza Leporatti, Enrico Luly, Mattia Molini, Teresa Morisano, Christian Pellino, Salvatore Sciancalepore
performer Sabino Barbieri, Davide Tagliavini
con la partecipazione del Gruppo Folk Italiano "alla Casadei" scuola di ballo Malpassi
selezione testi Cristina Basoni
assistente alla produzione Mattia Molini
assistente ai costumi Michelle Atoe
si ringrazia per la sartoria Elena Nunziata
produzione Artemis Danza
In collaborazione con Ravenna Festival, Comune di Ravenna, Istituti Italiani di Cultura di Jakarta, Lima, Mumbai, Praga, Tunisi, Washington; immagini su concessione del Ministero della Cultura, Direzione regionale Musei dell’Emilia-Romagna
Con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma
prima assoluta