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- Data di creazione 19 Giugno 2019
- Ultimo aggiornamento 19 Giugno 2019
ATTRAVERSO L’ACQUA DI ENZO AVITABILE, OSPITI FRANCESCO DE GREGORI, TONY ESPOSITO E I BOTTARI DI PORTICO
Venerdì 21 giugno, ore 21.30, a Palazzo S. Giacomo di Russi
“L’acqua unisce tutto quello che separa e il mare, come la musica, è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare”: accompagnato dalle parole - ma soprattutto dalla musica - di Enzo Avitabile, Ravenna Festival continua il proprio viaggio…Attraverso l’acqua. È questo il titolo della prima delle due serate in programma nello spazio open-air di Palazzo S. Giacomo, venerdì 21 giugno alle 21.30. Battezza la notte il titolo di una canzone che Avitabile, sassofonista e cantautore da sempre abituato a mescolare generi e stili diversissimi fra loro, ha scritto a Lampedusa e inserito nell’album Lotto infinito, dove duetta con artisti nordafricani e italiani, tra cui Francesco De Gregori, super ospite anche a Russi. Si uniranno al concerto, oltre alla band di Avitabile e all’ensemble di fiati Scorribanda, il percussionista napoletano Tony Esposito e I Bottari di Portico, suggestivo ensemble che costruisce i ritmi con falci e botti, traghettando le arcaiche tradizioni della Campania contadina nel futuro. Una serata, insomma, per attraversare tutti i confini: fra generi, culture, mari; un canto di accoglienza che è anche una riflessione sulla natura migratoria di ognuno di noi, sempre alla ricerca di una nuova sponda d’oro, di una terra della speranza. La serata è realizzata in collaborazione con il Comune di Russi e con il contributo di Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna, Federcoop Romagna, Legacoop Romagna.
“Ogni creatura è un’isola nel mare,” ripete la voce - pacata eppure indelebile - di De Gregori, che si alterna al dialetto di Avitabile nella canzone Attraverso l’acqua: un’immagine che sembra confezionata su misura per la XXX edizione di Ravenna Festival, il cui titolo “per l’alto mare aperto” (Inferno, XXVI, v. 100) è anche una celebrazione di tutte le dimensioni marittime e mediterranee, nonché di quella natura errabonda che da sempre caratterizza la manifestazione. Animato dal desiderio di scoperta come l’Ulisse dantesco, il pubblico-viaggiatore del Festival approda anche al prato di San Giacomo, dominato dal profilo della seicentesca residenza di campagna dei Conti Rasponi, per una serata di musica sotto le stelle. “Un mix dove niente prevale - sottolinea Avitabile sull’appuntamento a Russi - con una grande attenzione al suono ma anche alla parola, al gesto, alla danza, per viaggiare con la musica, mantenendola indefinita: vogliamo essere il genere, non vogliamo rappresentare un genere”. Un concerto che racconta l’amore per le differenze e la condivisione, unendo voci e suoni in una dedica a tutti coloro che arrivano attraverso l’acqua ma anche a quel grande “mare della vita” con cui tutti dobbiamo misurarci.
Dai club napoletani affollati di americani al Conservatorio di San Pietro a Majella, dalla pastellessa al canto sacro, passando per la world music, la canzone napoletana, il jazz fusion, il soul, Enzo Avitabile si è mosso con disinvoltura e perizia, fino a modellare una propria inconfondibile cifra stilistica. Nato a Marianella, quartiere popolare di Napoli, e quindi inevitabilmente legato ad orizzonti marini, il musicista ha all’attivo collaborazioni e concerti con artisti pop e rock di tutto il mondo, da James Brown, Tina Turner, Baba Sissoko e Hugh Masekela a un’intera costellazione di artisti italiani, tra cui Bennato, Guccini, Battiato, Giorgia. Ha ricevuto il premio Ubu per il Vangelo con Pippo Delbono e due David di Donatello per la colonna sonora del film Indivisibili di Edoardo De Angelis. Non sorprende che il regista americano Jonathan Demme (Il silenzio degli innocenti, Philadelphia…) abbia dedicato un documentario, Music Life, ai percorsi artistici e umani di Avitabile.
In una sorta di nostos - viaggio di ritorno - nel 2004 Avitabile ha deciso di non rinunciare al patrimonio musicale della sua terra e ha deciso di incontrare, con un nuovo progetto musicale, l’ensemble dei Bottari di Portico. Portico è Portico di Caserta, ottomila abitanti e una tradizione antica: la colorata festa di Sant’Antonio Abate, tra il 23 e 26 gennaio, è fatta di carri allegorici a forma di barche e di strumenti della cultura contadina (botti, tini e falci) trasformati in strumenti musicali, per produrre un clangore apotropaico. E, ripartendo da uno strumentario della tradizione e un tempo in cui il ritmo doveva scacciare gli spiriti maligni dalle cantine, i Bottari di Portico, guidati dal capopattuglia Carmine Romano, proporranno indiavolati e incessanti pattern.
Si torna a Palazzo S. Giacomo anche sabato 22 giugno, con La grande notte del ballo popolare, in compagnia dell’Orchestrona di Forlimpopoli e dei Bevano Est. E, come vuole un'apprezzatissima consuetudine, l’atmosfera festosa e informale di entrambi appuntamenti del Festival a Russi sarà accompagnata dagli stand gastronomici (aperti dalle ore 19) che propongono pietanze tipiche del territorio.
Biglietto posto in piedi: 20 Euro
I giovani al festival: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari (under 30), 50% tariffe ridotte.
Info: 0544 249244 www.ravennafestival.org