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- Data di creazione 5 Luglio 2019
- Ultimo aggiornamento 5 Luglio 2019
MUSICA CON L’ANIMA: BEN HARPER & THE INNOCENT CRIMINALS
Martedì 9 luglio, alle 21, al Pala De André per Ravenna Festival
Avi lituani ed ebrei, afroamericani e indiani Cherokee; una famiglia che da tre generazioni si occupa di musica - tra i clienti abituali del negozio di strumenti musicali dei nonni materni c’è anche Leonard Cohen - e che lo cresce a suon di blues e folk, soul e reggae. Insomma, che Ben Harper potesse diventare musicista, e uno di quelli capaci di passare disinvolti e geniali da un genere all’altro, c’era da aspettarselo. Ma nei venticinque anni ormai trascorsi dall’album di debutto - Welcome to the Cruel World, nel 1994 - ha fatto molto di più: è diventato una superstar mondiale, inanellando una serie di successi quasi da non credere e sold-out in tutto il pianeta, però senza compromessi né facili soluzioni. Con l’autorevolezza e la sensibilità poetica di un Bob Dylan e un desiderio di cantare la vita che lo accomuna Bob Marley, tra ballate intimiste e potenti riff alla Rolling Stones, Ben Harper non perde occasione per regalare performance memorabili: la prossima è a Ravenna Festival, martedì 9 luglio alle 21 al Pala De André, al fianco dei suoi fidatissimi Innocent Criminals. Un concerto che si realizza con il contributo del Gruppo Hera.
“Voglio cambiare costantemente ma non voglio che siano queste cose a cambiarmi, non i premi e non le critiche - ha sottolineato Ben Harper in occasione dell’uscita del suo quattordicesimo e più recente album, No Mercy in This Land, a marzo 2018 - Devozione al mestiere e allo strumento, alla pagina bianca, alla penna: è tutto qua. Se dedichi la tua vita a qualcosa che ti appassiona, venticinque anni dopo puoi guardarti indietro e avere una storia che merita di essere raccontata”. E che storia, nel suo caso. Al suo centro c’è il Folk Music Center di Claremont, California, metà negozio e metà museo, caverna delle meraviglie dalle pareti ricoperte di rari e bellissimi strumenti - mandolini, tamburelli, tamburi dall’Uganda, tutte le specie e le sottospecie di chitarre - creato nel 1958 dai nonni materni di Ben. Che cresce respirando quest’aria densa di note, di segatura (dal laboratorio dove si riparano gli strumenti), di idee; una seconda casa che l’artista sembra portare con sé, in ogni studio di registrazione e su ogni palcoscenico.
La musica prima di tutto, quindi. Visitando il jazz, il blues, il folk, il soul, il funk, il gospel, il rock e tante delle sue mutazioni, con la consapevolezza delle radici e la capacità di attingere a piene mani - mai con pedanteria e sempre con intelligenza - da quello straordinario melting pot americano in cui Harper si è immerso senza timori reverenziali ma piuttosto con tutta la gioia e l’impulso del fare musica. Un’integrità che ripaga: Rolling Stone ha salutato Ben Harper come l’autore di un “rock and roll unico e squisitamente tenero”, mentre Entertainment Weekly ne ha lodato la “profondità casual” e Billboard ha scritto che la sua musica ci ricorda “il potere e la bellezza della semplicità”. Pochi come lui sanno infatti spostarsi con tanta naturalezza dall’impegno sociale e politico al racconto personale: il cantautore di Claremont è un artigiano di quella che gli americani chiamano social music, una forma d’arte che risponde alle più basilari esigenze della vita di gruppo - ballare, cantare insieme, festeggiare, celebrare riti, scandire i tempi del lavoro, crescere come comunità. Il degno rappresentante, insomma, di un’epoca in cui la musica era quella che scaturiva da mani, piedi, ugole e stomaci di un gruppo di musicisti insieme sul palco, senza correttori elettronici, effetti luminosi e proclami sensazionalistici.
A Ravenna la voce ispirata e profetica di Ben Harper cavalca l’onda morbida degli Innocent Criminals, la band che lo accompagna da vent’anni con una classe strumentale fuori dal comune. I “criminali innocenti” (Leon Mobley alle percussioni, Juan Nelson al basso, alla batteria e alla chitarra rispettivamente Oliver Charles e Jason Mozersky) sono stati coinvolti nella maggior parte dei progetti di Harper, contribuendo in maniera decisiva a diversi album (inclusi due nominati ai Grammy) ma anche ai suoi live. Perché, prima ancora che un cantautore, Ben Harper è sempre stato un eccezionale performer che negli anni ha affinato lo stile e la capacità di tenere la scena, magnetizzando un pubblico che non gli hai mai chiesto di inventare nulla, se non di tener viva la memoria di una grande bellezza americana.
Info: 0544 249244 www.ravennafestival.org <http://www.ravennafestival.org>
Biglietti: da 35 a 80 Euro
Il servizio navetta gratuito per il Palazzo de André, realizzato con il contributo di Tecno Allarmi Sistemi, percorrerà 2 volte la tratta Stazione – Palazzo M. De André, con partenza da Piazza Farini, alle ore 20.15 e 20.30. Al termine dello spettacolo due corse riporteranno gli spettatori al capolinea.