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- Data di creazione 27 Giugno 2019
- Ultimo aggiornamento 27 Giugno 2019
CONTINUANO GIOVANI ARTISTI PER DANTE E VESPRI A SAN VITALE
Dal 28 giugno al 4 luglio, alle 11 ai Chiostri Francescani: Il canto dei diavoli di Malebolge Club
Venerdì 28 giugno, alle 19, a San Vitale: Cantar sacro con il Coro Polifonico Ludus Vocalis
La discesa nell’Inferno, per visitare la quinta bolgia dell’ottavo cerchio e scoprire il più teatrale e comico di tutti i canti della Commedia, oppure la luce paradisiaca dei mosaici a San Vitale, che illumina il poco conosciuto ma ricco panorama della musica sacra dalla seconda metà del XX secolo ai giorni nostri? Con le rassegne quotidiane di Ravenna Festival si può scegliere entrambi. Dal 28 giugno al 4 luglio, alle 11 nei Chiostri Francescani, Il canto dei diavoli di Malebolge Club porta in scena il canto XXI dell’Inferno, dove i politici corrotti sono immersi nella pece bollente e dove regnano i Malebranche, la peggior specie di diavoli. Venerdì 28 giugno, alle 19, Vespri a San Vitale ospita invece Cantar sacro: il Novecento, un concerto unico con il Coro Polifonico Ludus Vocalis di Ravenna, diretto da Stefano Sintoni in un programma di autori italiani, tra cui anche la ravennate Greca Maria Greco, ed europei.
Se l’immaginario collettivo identifica i diavoli con il male stesso, nel canto XXI Dante li descrive anche come goffi, scherzosi, burloni e irascibili, truppa grottesca che consente al poeta di esplorare tutte le risorse della lingua italiana al servizio dello stile comico, tra tempi serrati, lessico popolare, parodie. Il canto dei diavoli (28 giugno - 4 luglio) lascia ai bambini interpretare i demoni, tutti identificati con gli stereotipi di oggi. La pièce include anche canzoni, clownerie e la performance del diavolo chitarrista Malacorda, e suggerisce che forse i cattivi del racconto non sono i diavoli, che altro non fanno che adempiere al proprio ruolo nel piano divino, ma piuttosto i peccatori. Malebolge Club è una compagnia di recente formazione, che raccoglie attorno agli attori Franco Costantini, Giovanna Vigilanti e Cesare Flamigni - accomunati dalla passione per Dante - un gruppo di studenti dell’Istituto A. Baccarini di Russi e i loro genitori.
È dall’incontro tra il Coro Polifonico Ludus Vocalis e il cardinale Domenico Bartolucci, e dalla riflessione che ne è scaturita, che si è sviluppato l’itinerario di Cantar sacro: il Novecento (28 giugno). Perché il coro ha fatto proprie le parole del cardinale sul valore del genere sacro e sulla necessità di conservarne la vitalità all’interno della chiesa; a partire da questo ha composto una galleria di compositori che si muove fra diversi stili compositivi, da quelli più tradizionali e legati ai modelli del passato a quelli più audaci: dallo stesso Bartolucci a John Rutter, fino agli estoni Arvo Pärt e Urmas Sisask. Ludus Vocalis ha esordito nel 2004 presso la Basilica di S. Agata Maggiore di Ravenna e dal 2007 ha cominciato a collaborare con il Festival e varie orchestre del territorio romagnolo; ha inciso musiche inedite di autori ravennati del Sei-Settecento e nel 2018 ha eseguito a Colonia la prima del Te Deum di Peter Reulein.
Sabato 29 altro appuntamento unico ai Vespri con la Missa dolorosa di Antonio Caldara, proposta dal Coro ecce Novum, il Gamma Chorus e il Faventia Ensemble diretti da Silvia Biasini. Il prossimo spettacolo di Giovani artisti per Dante è invece Teleion, con il duo Camilla Lopez e Matteo Ramon Arevalos alle prese con il frammentario repertorio della musica greca antica (5-11 luglio).
1 euro il biglietto dello spettacolo (la durata è di circa 40 minuti)
Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org