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- Data di creazione 2 Giugno 2016
- Ultimo aggiornamento 2 Giugno 2016
Sala del Refettorio del Museo Nazionale, venerdì 3 giugno ore 21
Venerdì 3 giugno, sempre alle 21 nella preziosa Sala del Refettorio del Museo Nazionale (complesso di San Vitale), il secondo appuntamento del percorso La Tradizione del Nuovo è interamente dedicato al pianoforte, attraverso le pagine di due compositori che hanno segnato il secondo Novecento, Luigi Nono e Salvatore Sciarrino, e di due giovani, Michele Foresi e Alessandro Ratoci. Ad interpretarle il pianista bolognese Stefano Malferrari (tra i fondatori dell’Accademia Pianistica di Imola, artista assai attivo nel repertorio cameristico e liederistico), live electronics e regia del suono sono di Francesco Giovani / Tempo Reale.
Perduto in una città d’acque, di Salvatore Sciarrino, nasce nel 1991 con una dedica ad Alvise Vidolin, suo collaboratore all’Università di Padova. La prima elaborazione dell’opera risale in realtà al 1990, anno della morte di Nono, e le è rimasto impresso, secondo lo stesso compositore, “il sorriso taciturno di Nono”, a cui Sciarrino e Vidolin, “che lo amava come me”, osserva lo stesso Sciarrino, fecero visita a Venezia prima della morte. È frutto dunque delle strade incrociate di due compositori e un sound designer e risente delle possibilità di relazioni che solo Venezia, evocata nel titolo, all’epoca sapeva offrire. Ma non sono tanto le circostanze umane vissute nella città a dare il senso all’opera, è piuttosto un’astrazione a partire da esse: “a questo punto qualcuno invocherà le ragioni del titolo: dunque un viaggio veneziano, Luigi Nono morente? No. Troverei logico invece tornare al dilatato gocciare dei suoni. Ed insieme al rivolgersi della memoria della percezione su di sé, mentre ci perdiamo, allorché riconosciamo e non riconosciamo”.
Ancora frutto di relazioni, di rapporti di vita e di morte, nonché sollecitata dal soundscape di Venezia, è …sofferte onde serene… di Luigi Nono, opera del 1976 dedicata a Maurizio Pollini e scritta in un momento particolare della vita di entrambi: “mentre si approfondisce sia l’amicizia con Maurizio Pollini, che la stupefatta coscienza mia per il suo pianismo, un duro vento di morte spazzò ‘l’infinito sorriso delle onde’ nella famiglia mia e in quella dei Pollini”, come dichiarò lo stesso compositore. E lo stesso Pollini sarà presente nelle registrazioni su nastro magnetico che dialogano con il pianoforte di Stefano Malferrari: “registrazioni di Pollini, fatte in Studio, soprattutto attacchi di suoni, la sua percussione estremamente articolata sui tasti, vari campi intervallari, sono stati ulteriormente composti su nastro, sempre nello Studio di Fonologia della Rai di Milano, con l’assistenza di Marino Zuccheri. Ne risultano due piani acustici, che spesso ‘con-fondono’, annullando spesso l’estraneità meccanica del nastro”
Glifo (2014) di Michele Foresi, per pianoforte e live electronics, nasce pensando al pianoforte come un campionatore “un contenitore muto che trattiene eventi acustici al suo interno, pronti per essere liberati”, ed è stato sollecitato da un ricordo infantile del compositore: “da piccolo, quando mia sorella si esercitava al pianoforte, sedevo sotto la tastiera e guardavo in alto le sue mani premere i tasti a tempo: ogni tasto un suono”.
In prima esecuzione assoluta è infine East St. Louis Blues di Alessandro Ratoci, per pianoforte e live electronics, “alla ricerca delle rovine della casa natale di Miles Davis”. Elaborato al computer, a partire dall’analisi spettrale di registrazioni contenute in vecchi dischi della tradizione blues e swing, “nel flusso continuo del suono del pianoforte, spesso utilizzato nella veste di strumento a percussione, si potranno forse trovare richiami agli strumenti della tradizione blues come la washboard, la tipica tavola da bucato percossa coi cucchiai o come la slide guitar e il banjo”, avverte lo stesso Ratoci. Il quale consiglia di “perdersi nel suono ‘materico’ senza una meta precisa relazionandosi di volta in volta con i fantasmi di un’antica bellezza che sembra svelarci poco a poco la strada per trovare nuovi mondi meravigliosi dove altri scorgono solo rovine”.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: ingresso 12 euro (ridotto 10).
Speciale giovani: under 18 e studenti universitari 5 euro