Domenica 2 dicembre, alle 15.30, l’ultimo appuntamento di Ravenna Festival
Sarà Otello, il terzo dei capolavori verdiani di questa Trilogia d’Autunno, a salutare la conclusione della XXIX edizione di Ravenna Festival, che anche quest’anno ha trasformato il Teatro Alighieri in una vera e propria “fabbrica dell’opera”, con tre diversi titoli in scena sera dopo sera. Domenica 2 dicembre, alle 15.30, la celeberrima storia shakespeariana di gelosia e inganno sarà tradotta in una teoria di luci e ombre, in grado di esaltare il contrasto che unisce e separa Otello e Desdemona; regista dell’Otello, come dell’intero progetto della Trilogia, è Cristina Mazzavillani Muti, mentre l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” è guidata in questo caso da Nicola Paszkowski. L’omaggio al genio verdiano con Nabucco, Rigoletto e Otello è stata reso possibile dal sostegno del Comune di Ravenna, della Camera di Commercio, della Regione Emilia Romagna e del Ministero per i beni e le attività culturali, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, di BPER Banca, Hormoz Vasfi e Unipol Banca.
Sono tutti al debutto nel ruolo i protagonisti dell’Otello, a conferma del valore della Trilogia come trampolino di lancio e palestra per nuovi talenti: Otello è il tenore georgiano Mikheil Sheshaberidze, mentre Jago e Desdemona sono rispettivamente Luca Micheletti ed Elisa Balbo. Interpreta Cassio Giuseppe Tommaso, mentre veste i panni di Roderigo Giacomo Leone. Lodovico, Montano ed Emilia sono Ion Stancu, Paolo Gatti e Antonella Carpenito. Il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini”, che come la Cherubini contribuisce all’intera Trilogia, è guidato da Martino Faggiani e Massimo Fiocchi Malaspina; il Coro di Voci Bianche Ludus Vocalis è invece preparato da Elisabetta Agostini. Nicola Paszkowski, che aveva già diretto gli omaggi a Verdi delle prime trilogie, torna per quest’occasione sul podio della Cherubini. Accanto a Cristina Muti, il lighting designer Vincent Longuemare e Alessandro Lai per i costumi.
Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: da 18 a 70 euro / Speciale giovani: 5 euro / under 18 e universitari: 50% sulle tariffe ridotte
Domenica 2 dicembre, alle 11, i drappi da San Giuliano tornano a Ravenna: i pregiatissimi tessuti bizantini del IX-XI secolo, uno dei quali dominato da figure di leoni, saranno riposizionati all’interno del percorso espositivo del museo, dopo il restauro a cura di intesa Sanpaolo (ingresso libero in occasione dell’iniziativa MIBAC #domenicaalmuseo). La presentazione è organizzata dal Museo Nazionale in omaggio alla Trilogia d’Autunno, che attraverso i tre titoli verdiani in programma ha esplorato i volti, le contraddizioni e le corruzioni del potere, anche attraverso l’iconografia del leone: promessa di vittoria in Nabucco (il leone di Giuda sconfiggerà gli assiri e distruggerà la città di Babilonia), richiama la potenza della famiglia Gonzaga che ha governato la città di Mantova nel Rigoletto ed è simbolo della città di Venezia, che nel leone di San Marco si riconosce, in Otello.
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