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- Data di creazione 5 Luglio 2019
- Ultimo aggiornamento 5 Luglio 2019
SACRO CONTEMPORANEO: ATTRAVERSO IL NOVECENTO E OLTRE, PER VOCE SOLA
Giovedì 11 luglio, alle 19, il soprano Giulia Zaniboni per i Vespri a San Vitale di Ravenna Festival
Il percorso dei Vespri a San Vitale ritorna al XX secolo, e si spinge fino al XXI, con il concerto unico di giovedì 11 luglio, naturalmente alle 19: il soprano Giulia Zaniboni si misurerà con composizioni per voce sola di autori contemporanei, accomunati dall’avvicinarsi al repertorio sacro attraverso la ricerca di quella essenzialità formale che era alle origini della musica colta occidentale e che ha proprio nella voce l’elemento primario e primordiale dell’esperienza sonora. Il programma include le laude di Gavin Bryars e le Three Latin Prayers di Giacinto Scelsi; Sonnekus2 di John Cage è invece una serie basata sul Primo Libro di Mosè che lascia all’interprete possibilità di cambi d’abito e spostamenti fra un brano e l’altro; la Babele di Mauricio Kagel ripropone lo stesso testo biblico in diciotto lingue mentre le Benediktionen di Nikolaus Brass rinunciano al testo in favore del suono, generato dalla voce, dallo schioccare delle dita o dallo sfregamento delle mani.
La collezione di laude di Bryars si basa sul Laudario di Cortona, aderendo il più possibile allo stesso numero di note presenti in una sillaba nelle versioni medievali, seguendo spesso i contorni melodici e talvolta citando singole frasi. Per Scelsi la voce umana è un mezzo per sondare il cosmo del suono: le sue Three Latin Prayers testimoniano il suo interesse per il canto gregoriano, trasposto in rifrazioni cristalline del timbro. Secondo le indicazioni di Cage chi canta Sonnekus2, tra un brano e l’altro, dovrebbe inserire lunghe pause durante le quali può cambiarsi d’abito o spostarsi altrove cantando canzoni di cabaret di Erik Satie. Der Turm zu Babel di Mauricio Kagel, compositore argentino trapiantato in Germania, si compone di diciotto brevi brani che ricalcano le caratteristiche sonore di ogni lingua: il significato si perde e rimane solo il significante, il suono, la primordiale vibrazione. Proprio su questo si basa Benediktionen del compositore tedesco Nikolaus Brass: quattro frammenti senza testo (a eccezione del n. 4, in cui vengono cantati i fonemi che compongono la parola “Hosanna”) in cui il suono è l’unico padrone della scena.
Giulia Zaniboni si è diplomata in canto lirico al Conservatorio di Parma, si è perfezionata in musica vocale del ‘900 e contemporanea. Si è esibita sia in concerti per voce sola che in formazione cameristica e nel 2016 ha preso parte a una tournée negli Stati Uniti con l’Ensemble Musicaficta. Dal 2017 collabora con il Coro del Teatro Regio di Parma. Si occupa inoltre di ricerca e sperimentazione sulla voce e sulla fisicità del gesto vocale, anche collaborando con registi e compositori emergenti.
Altro appuntamento unico venerdì 12 luglio, con una novità: sarà infatti al Refettorio di S. Vitale, parte del Museo Nazionale, il concerto Salotto Byron, un omaggio al poeta inglese firmato dal RaRe Duo (il mezzosoprano Valentina Vanini e il pianista Marco Santià).
1 euro il biglietto per Vespri a San Vitale (la durata è di circa 40 minuti)
Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org