© Luca Concas
Aurora
Vera e propria enfant prodige – ha imparato a suonare il pianoforte a sei anni e ha scritto la sua prima canzone in inglese a nove – la 26enne norvegese Aurora Aksnes, che tutti conoscono semplicemente come Aurora, è la nuova portabandiera di quella generazione di artisti nordeuropei (da Björk a Lykke Li, passando per Sigur Rós e Múm) accomunati da voci eteree e atmosfere pop oniriche. Il suo album di debutto, All My Demons Greeting Me as a Friend, all’uscita, nel 2016, si piazzò al primo posto in Norvegia e, dopo A Different Kind of Human (Step 2)del 2019, lo scorso anno ha visto la luce il nuovo The Gods We Can Touch, incentrato sulla mitologia greca. Canzoni in cui riesce ad unire gelide trame elettroniche e ritmi ridotti a una voce chiara ed emotiva, componendo un ambiente pop oscuro ma suadente e per molti aspetti come incantato.