© Zani-Casadio
Budapest Festival Orchestra
Iván Fischer direttore
Anna Prohaska soprano
Richard Wagner
Siegfried Idyll (Idillio di Sigfrido) poema sinfonico in mi maggiore per piccola orchestra WWV103
Benjamin Britten
Les illuminations per soprano e archi op. 18
Franz Joseph Haydn
Sinfonia n. 104 in re maggiore “London” Hob. 104
Tre idee musicali nate lontano da casa, tre composizioni divise tra Sette, Otto e Novecento, con la sezione degli archi protagonista indiscussa. Franz Joseph Haydn si trovava a Londra quando nel 1795 presentò la sua Sinfonia n. 104, che sarebbe stata denominata proprio “London”, accolta con straordinario successo al King’s Theatre, grazie ai suoi impasti timbrici sfarzosi e ai sorprendenti contrasti emotivi tra momenti dolorosi e impennate adrenaliniche. Richard Wagner si trovava invece a Tribschen, Lucerna, quando il giorno di Natale del 1870 preparò per la moglie Cosima il regalo di compleanno più famoso della storia della musica, l’Idillio di Sigfrido, che celebrava nel titolo anche la nascita del figlio Siegfried. L’inglese Benjamin Britten completò i dieci songs che compongono il ciclo Les Illuminations a Long Island, dove si era trasferito nel 1939 con il suo compagno di vita, il tenore Peter Pears, per sfuggire sia ai venti di guerra che soffiavano in Europa sia alle critiche del mondo musicale britannico. I testi della raccolta provengono proprio da Les Illuminations di Arthur Rimbaud (1874), prose poetiche cariche di visioni ambigue e allucinate, scritte dal poeta francese nei suoi viaggi in compagnia di Paul Verlaine. La fascinazione per gli Stati Uniti durò poco (“l’America ha tutti i difetti dell’Europa, senza averne le attrattive”, fu l’amaro commento di Britten), ma segnò comunque un passaggio cruciale. Quando tornò in patria, era pronto per riscrivere il destino del teatro musicale inglese.