© Emma Graziani

dalle ore 10, Sala conferenze
Mostra FOTOGRAFICA di Chiamata alle Arti
con installazione di musica elettronica a cura di Davide Bardi

dalle ore 10, Atrio nuovo
Mostra di ARTI VISIVE di Chiamata alle Arti

ore 10.30, 17.30 e 19.30, Sala conferenze
Proiezione VIDEO di Chiamata alle Arti

ore 12 (prima parte) e ore 15 (seconda parte), Ballatoio grande
Corde e martelletti – cento piccoli pezzi per crescere al pianoforte
di Alessandro Solbiati
eseguiti da giovani pianisti dei Conservatori di Milano e Bergamo

ore 18.30, Atrio nuovo
Allievi del MAMA’S – Scuola di Musica di Ravenna

Atrio centrale partenza visite guidate (durata 30 min.)
ore 18.30
Valeria Lacchini “Lusso e potere tra basiliche e domus. Visita alle nuove sezioni”
ore 20.15
Francesca Masi “La fortuna è donna. La Tyke di Classe”

Sala conferenze ore 21, Sala conferenze
Michele Marco Rossi violoncello
Davide Bardi live electronics
musiche di Ivan Fedele, Filippo Perocco e Bernhard Gander
Ingresso libero su prenotazione

ore 22.30, Pagoda area esterna
Kamaanda
Anna La Forgia, Mattia Lombardi, Daniel Rosolen, Kara Diop
musiche di Marc-Antoine Charpentier, Thomas Arne, Scott Joplin, Duke Ellington, Henry Mancini, Roger Wolf

in collaborazione con Museo Classis Ravenna e RavennAntica
con il patrocinio di Nuovo Imaie


È nel segno dell’attenzione che Ravenna Festival ha sempre mostrato verso le nuove generazioni che si realizza un inedito progetto: la Chiamata alle Arti. Nell’esortazione del titolo si riassume lo spirito di una sorta di “adunata” pacifica e creativa che, attraverso un vero e proprio bando, chiama a raccolta appunto i più giovani – dai 25 anni in giù, nessuna indicazione di età minima – senza cercare di imbrigliare la loro vena artistica in percorsi prestabiliti, senza voler impartire lezioni o suggerire strategie, ma piuttosto offrendo loro lo spazio e il tempo per esprimersi e confrontarsi, sia con altri giovani artisti che con il pubblico. Un progetto frutto della tenacia visionaria di Cristina Mazzavillani Muti, che l’ha affidato all’esuberante esperienza di musicisti giovani come Michele Marco Rossi, tra i violoncellisti della sua generazione forse il più apprezzato dai compositori contemporanei, e Anna Leonardi, già oboista dell’Orchestra Cherubini (a proposito di giovani), attiva anche in ambito organizzativo ed editoriale. E se la multidisciplinarietà è un valore irrinunciabile, ecco che la Chiamata è aperta ai più diversi linguaggi: dalla fotografia al video, dalla poesia al rap e alla trap, dalle arti visive tradizionali a quelle più innovative, dal mosaico fino alla composizione musicale… che potranno trovare espressione in quel “museo fabbrica” che è il Classis. Lì, per quattro intense giornate, si raccoglieranno e saranno esposte o eseguite le opere inedite, e il processo artistico sarà riattivato in una ricca serie di appuntamenti: un’officina creativa sempre aperta al pubblico.

Immagini in movimento. immagini che vibrano nel (del) suono. Sarà l’arte del video a dominare questa seconda giornata: non più e non solo raffinati strumenti di ripresa, ma anche semplici smartphone destinati a segnare-registrare la quotidianità diventano strumenti per “tradurre” in video la fisicità di due brani dei nostri giorni. Da una parte, l’ispirazione mitologica che guida la complessa personalità di Xenakis in Kottos (1977) dove confluiscono i nodi cruciali del Novecento, dalla guerra alla migrazione, alla tecnologia; dall’altra, la fatica del vivere che si incarna nella cruda attualità di Obstinate (2022) di Aperghis. Mentre i 100 piccoli pezzi di Solbiati si dipanano in una sorta di irrituale maratona musicale sotto le dita di giovanissimi pianisti: un concerto, un’installazione, una festa.

Il programma