© Zani-Casadio
Nuove musiche per Dante
Il Paradiso
Coro da camera di Kiev
Mykola Hobdych direttore
Valentin Silvestrov
In Memoriam (2020)
per coro a cappella
prima esecuzione assoluta
O luce etterna (2020)
versione per coro a cappella e pianoforte
prima esecuzione assoluta
commissione di Ravenna Festival
Ci sono due stelle polari nel cielo poetico di Valentin Silvestrov: Dante Alighieri e Taras Ševčenko. Due voci lontane nel tempo e nello spazio, ma entrambe capaci di fondare una nuova lingua: Dante, settecento anni fa, ha fondato la poesia italiana, Ševčenko, in pieno Ottocento, ha dato vita alla letteratura ucraina moderna. Sono proprio queste due stelle a illuminare la nuova opera che Ravenna Festival ha commissionato al compositore ucraino: O luce etterna,una cantata in dieci quadri che si apre e si chiude nel segno del Paradiso, ma “nel cuore” fa respirare un testo poetico di Ševčenko intitolato Sera. Il giardino dei ciliegi. Le due lingue saranno ancora più vicine perché Silvestrov ha voluto utilizzare, per l’occasione, la recente traduzione ucraina della Commedia uscita nel 2015.