© Zani-Casadio
Dante e la musica
Ensemble Micrologus
Patrizia Bovi canto, arpa, buccina
Gabriele Russo viella, ribeca,buccina
Goffredo Degli Esposti cialamello, flauto traverso, cornamusa, doppio flauto
Peppe Frana liuto, chitarrino
Andres Montilla canto
Enea Sorini canto, percussioni
musiche di Guiraut de Bornehl, Arnault Daniel e altri
È un viaggio che parte da lontano, quello dell’Ensemble Micrologus, ma che conduce fino al cuore della Commedia. Un viaggio lungo il quale ritrovano nuova vita le sonorità del Medioevo, intrecciando il più rigoroso studio dei manoscritti antichi con l’attenzione per la musica popolare e per le fonti iconografiche coeve. Si susseguono allora i canti devozionali del Laudario di Cortona, ma anche la danza e la poesia amorosa di trovatori come Arnault Daniel, che Dante incontra nel Purgatorio, Bernart de Ventadorn e Marcabru. Passando poi per i timbri di trombe, campane, tamburi e cennamelle, evocati nell’Inferno, si approda all’intonazione di testi menzionati dal Poeta – tra tutti il celebre “Amor che ne la mente mi ragiona” – e ai canti di lode che risuonano nel Paradiso. Per tornare, infine, sulla terra, con i madrigali e le ballate che a Verona animavano la corte scaligera che ospitò Dante.