ideazione e regia Simone Corso
con Francesco Natoli, Michele Falica, Luca D’Arrigo, Carmelo Crisafulli, Stefano Cutrupi, Adriana Mangano, Veronica Capodici, Beatrice Lembo
costumi ed elementi scenici Giulia Drogo
assistente alla regia Adriana Mangano


Dante Alighieri muore a Ravenna il 13 settembre 1321. Muore e rinasce nell’immortalità del suo ricordo e della sua poesia. Questo è un sogno sognato con gli occhi di Dante stesso, che reinventa i suoi ultimi istanti di vita e traccia un solco tra la morte dell’uomo e l’eternità del poeta. Lo fa col corpo, la musica, la parola e il silenzio, lo fa con quell’incredibile macchina che è l’uomo, sintesi dell’universo e vera, unica ispirazione dell’illustre fiorentino.