© Luca Concas
Vespri a San Vitale
Il canto greco-bizantino
Nektaria Karantzi canto
Programma
Trisagion & Ecco lo Sposo
Plagale del quarto modo
Signore delle Schiere
Plagale del secondo modo
Salmo di Davide n. 65 & Terirem
Plagale del secondo modo; Musica: Monaci del Monastero
di Simonopetra, Monte Athos
Rallegrati, Promessa Sposa
Plagale del quarto modo
Non nascondere il tuo volto da me
Plagale del quarto modo
Mi hanno spogliato delle vesti
Plagale del secondo modo
Dio è con noi
Plagale del secondo modo
Madre di Dio
Modo diatonico grave; Musica: Elder Daniel Katounakiotis, Monte Athos
O luce radiosa
Secondo modo (il più antico inno cristiano)
L’angelo gridò
Plagale del primo modo
Inni per la Messa
Plagale del primo modo
Salmo di Davide n. 102 Benedici il Signore, anima mia
Plagale del quarto modo
Una delle massime interpreti di canto bizantino propone un repertorio la cui storia si perde nei meandri del tempo. Il canto affidato a una sola voce, senza strumenti e basato sui cosiddetti toni ecclesiastici, si dipana tra odi e canoni, poemi, tropari e alleluia. Ma è soprattutto espressione della civiltà greca che, come spiega l’artista stessa “comprende l’innologia ortodossa ma anche una grande varietà di canzoni popolari: canzoni del mare, della lontananza dalla patria, dell’amore, che rispondono al profondo sentimento religioso dell’uomo”. Che nella musica e nel canto trova espressione compiuta. “In Grecia – spiega – si divide il mondo musicale in due macrocosmi, la musica bizantina e religiosa, e la musica tradizionale, entrambe originate dalla musica greca antica. La principale differenza sta nella finalità del canto: da una parte rendere omaggio a Dio, dall’altro cantare la quotidianità e le vicende degli uomini, dalla nascita alla morte”.