© Luca Concas
Santuario della Madonna Greca patrona di Ravenna
O Gloriosa Domina
Pamela Lucciarini soprano
Ensemble Recitarcantando
Massimiliano Faraci organo
Maurizio Piantelli tiorba
Presiede la celebrazione
Sua Eccellenza Mons. Lorenzo Ghizzoni
Arcivescovo di Ravenna – Cervia
Mottetti di scuola veneta a voce sola del XVII secolo
Claudio Monteverdi
Laudate Dominum
Bartolomeo Barbarino detto Il Pesarino
O gloriosa Domina
Claudio Monteverdi
Salve Regina
Claudio Monteverdi
Exulta filia Sion
L’antichissima icona della Madonna Greca venerata lungo i secoli da Papi e Imperatori – un delicato bassorilievo bizantino scolpito su marmo pario che reca inciso a lettere greche il monogramma “Madre di Dio”, titolo proclamato dal Concilio di Efeso del 431 – arrivata da Oriente come ricorda Dante nel XXI canto del Paradiso, e accolta nel tempio eretto nel XII sec. da Pietro degli Onesti, fu trasportata in città nel 1570, e accolta nella nuova basilica di Santa Maria in Porto voluta dai monaci portuensi e da papa Giulio II.
In questi tempi drammatici, è qui, al cospetto della Patrona della città, che la comunità si raccoglie attorno al suo arcivescovo e alle parole con cui egli ci induce a riflettere: “Quello presente può essere un tempo di purificazione, di richiamo alla sobrietà, all’essenzialità, alla semplicità dei nostri stili di vita, troppo sottomessi al consumismo, troppo orientati all’accumulo di beni e al culto dell’individuo: tutti idoli falsi. Credo che dovremo ripensare un modello di sviluppo che ha privilegiato il profitto di pochi e a breve termine, che ha danneggiato l’ambiente e non ha rispettato le leggi della natura, quell’ecosistema che non può essere ferito senza che la società umana ne sia colpita.
Come ha detto Papa Francesco, se abbiamo potuto imparare qualcosa in tutto questo tempo è che nessuno si salva da solo. Le frontiere cadono, i muri crollano e tutti i discorsi integralisti si dissolvono dinanzi a una presenza quasi impercettibile che manifesta la fragilità di cui siamo fatti”.
L’ingresso avverrà a partire dalle ore 12 per facilitare l’uscita dei fedeli dalla precedente celebrazione e la necessaria sanificazione della Basilica.
Per consentire la partecipazione di tutti nonostante il limitato numero di posti all’interno è stato predisposto un impianto audio per seguire la liturgia anche dal sagrato del Santuario.