© Luca Concas
a 250 anni dalla nascita (1770 – 1827)
Omaggi a Beethoven
Nikolay Khozyainov pianoforte
Franz Liszt
Trascrizione del secondo movimento, Allegretto, della Settima Sinfonia in la maggiore op. 92 di Beethoven
Robert Schumann
Studi in forma di variazione su un tema di Beethoven WoO 31
Fryderyk Chopin
Preludio in do diesis minore op. 45 (per l’Album beethoveniano del 1842)
Felix Mendelssohn-Bartholdy
Variations sérieuses op. 54 (per l’Album beethoveniano)
Franz Liszt
Trascrizione del Lied “Nimm sie hin denn, diese Lieder” da An die ferne Geliebte op. 98 di Beethoven
Robert Schumann
Fantasia in do maggiore op. 17 (in origine per l’Album beethoveniano)
Sono passati quindici anni dalla morte di Beethoven. Ma nella sua città natale, Bonn, non s’è ancora visto un monumento che lo ricordi. Per rimediare, nel 1842, dieci dei maggiori pianisti viventi (Henselt, Döhler, Mendelssohn, Moscheles, Liszt, Kalkbrenner, Chopin, Czerny, Taubert e Thalberg) si mettono all’opera per comporre un Album beethoveniano collettivo, il cui ricavato (1300 talleri) contribuisca alla costruzione della statua che ancor oggi troneggia in Münsterplatz, inaugurata nel 1845 a Bonn per il 75° compleanno del compositore e per il primo festival a lui dedicato. Con trascrizioni o variazioni, attraverso lo Studio o la forma libera della Fantasia, tutti dimostrano di non poter prescindere da un gigante in grado di influenzare, e talvolta vincolare, anche i sinfonisti dell’Ottocento.