Pietro Fresa pianoforte

Wolfgang Amadeus Mozart
Dodici variazioni in do maggiore sulla canzone francese Ah, vous dirai-je Maman K 265

Fryderyk Chopin
Quattro Mazurche op. 33

Aleksandr Nikolaevič Skrjabin
Sonata n. 9 “Messa nera” op. 68

Johannes Brahms
Venticinque variazioni e fuga in si bemolle maggiore su un tema di Händel op. 24


A soli 25 anni, Pietro Fresa si è rivelato come uno dei più interessanti pianisti della scena italiana, partendo proprio dalla letteratura per tastiera di Mozart, un repertorio inusuale per i virtuosi di oggi, ma che nel suo caso illumina di una sensibilità personalissima pagine come le Dodici variazioni sulla canzone francese Ah, vous dirai-je Maman, cavallo di battaglia di pianisti come Clara Haskil e Samson François. Nel suo recital Fresa incornicia le nostalgie chopiniane per la campagna polacca e le frenetiche inquietudini della Sonata “Messa nera” di Skrjabin con un altro set di variazioni, quelle che Brahms ricavò da un tema di Händel, costruendo venticinque miniature di incredibile sottigliezza, capaci di competere con le Goldberg di Bach o le Diabelli di Beethoven.