© Zani-Casadio
gruppo nanou
redrum
coreografie Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci
musiche originali Bruno Dorella (eseguite ‘live’ nella replica del 22)
con Carolina Amoretti, Marina Bertoni, Rhuena Bracci, Andrea Dionisi, Agnese Gabrielli, Marco Maretti
scena e luci Marco Valerio Amico
costumi Rhuena Bracci
coproduzione Ravenna Festival, Operaestate Festival Veneto, Hangartfest
con il sostegno di Anghiari Dance Hub, Teatro Sociale Gualtieri, Ravenna Ballet Studio
con il contributo di MIC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna
prima assoluta
Chi non ricorda l’inquietante “redrum” (murder al contrario) scritto dal figlioletto in Shining? Ecco, omaggiando sia il romanzo di Stephen King che la trasposizione filmica di Stanley Kubrick, si evoca un luogo inesistente ma familiare, capace di scatenare un immaginario conturbante popolato di fantasmi e ricordi in cui si perde il limite tra realtà, sogno e desiderio. Questa installazione coreografica riscrive le regole del rito teatrale: lo spettacolo diviene luogo da abitare, spariscono i confini tra palco e platea, la comune percezione cambia e lo spettatore è spinto a esplorare un mondo in cui la distinzione tra vero e falso si dissolve, permettendo che un oggetto si componga davanti agli occhi in modo unico e forse, se si è fortunati, irripetibile. In Redrum tutto accade, è sempre accaduto e accadrà ancora.