Terra Madre (Migrations)
musiche etniche da ogni parte del mondo reinventate da Fred Sturm
per sax soprano, percussioni etniche e archi
Marco Albonetti sax soprano
Dane Richeson percussioni etniche
FontanaMix Ensemble
Valentino Corvino violino
Linda Guglielmi violino
Corrado Carnevali viola
Sebastiano Severi violoncello
Pietro Agosti contrabbasso
È al compositore americano Fred Sturm che Marco Albonetti ha chiesto di selezionare, fra oltre mille brani da lui raccolti in tutto il mondo, il repertorio per Terra madre. E di miscelarlo in un arrangiamento in cui il sapore delle origini convivesse con la modernità delle armonie e dei timbri del sax e degli archi, insieme al virtuosismo ritmico del percussionista Dane Richeson. Una preghiera all’unità del mondo, in cui musiche dei nomadi di Rajastan e Tibet convivono con l’organum, la polifonia improvvisata della Scuola di Notre-Dame del XIII secolo, e si alternano all’evocazione delle foglie secche mosse dal vento della musica giapponese per flauto shakuhachi, al sound del canto multifonico mongolo, allo scatenato country degli Appalachi, oppure ancora ai canti rituali dei pigmei Mbuti e ai ritmi “zoppi” delle danze bulgare.