Trio Orelon
Judith Stapf violino
Arnau Rovira i Bascompte violoncello
Marco Sanna pianoforte

Joseph Haydn
Trio per pianoforte, violino e violoncello in la maggiore Hob. XV:18

Anton Arensky
Trio per pianoforte, violino e violoncello in re minore op. 32

Ludwig van Beethoven
Trio per archi e pianoforte n. 7 in si bemolle maggiore op. 97 “Arciduca”


Il nome Orelon, ovvero orecchio, arriva dalla lingua internazionale esperanto. E che i musicisti che hanno scelto di riunirsi sotto questo nome ci invitino ad allargare gli orizzonti dell’ascolto lo dimostra la scelta del Primo Trio di Anton Arensky, forse la composizione più “sinfonica” mai realizzata per questa formazione, un vero manifesto del tardo romanticismo russo nel periodo di passaggio tra Čajkovskij e Rachmaninov. A incorniciare questo capolavoro le radici classiche del trio per violino, violoncello e pianoforte: il numero 18 di Haydn e il numero 7 di Beethoven, passato alla storia come il Trio dell’Arciduca per la dedica all’Arciduca Rodolfo, qui felice destinatario di una delle pagine cameristiche più monumentali concepite dal compositore tedesco.