La “guida” alla XXXIII edizione è illustrata da Gianluca Costantini
Per chi lo sfoglia, per chi lo legge da cima a fondo, per chi ne trae ispirazione, per chi lo usa per prendere appunti, per chi lo colleziona, per chi lo porta con sé a ogni spettacolo: il programma generale di Ravenna Festival è finalmente disponibile per scoprire tutti gli appuntamenti di questa XXXIII edizione – oltre centoventi le alzate di sipario previste dal 1° giugno al 21 luglio, senza contare il ritorno in scena con la Trilogia d’Autunno. Un vero “libro”, una guida che è anche un invito al viaggio per esplorare i paesaggi della musica, della danza, del teatro e di tanto altro ancora, seguendo le rotte tracciate dalla dedica a Pier Paolo Pasolini o disegnandone altre e più imprevedibili ancora. E svelando, pagina dopo pagina, un itinerario che si intreccia a quello del Festival: è la costellazione poetica composta da Gianluca Costantini, una galleria di icone, eroi – alcuni anche maudits – del verso che spinge al coraggio, alla passione, alla resistenza. I loro nomi? Pier Paolo Pasolini, Albert Camus, Allen Ginsberg, Amelia Rosselli, Anna Achmatova, Anne Sexton, Arthur Rimbaud, Bertolt Brecht, Christa Wolf, Elsa Morante, Emily Dickinson, William S. Burroughs, Ezra Pound, Federico García Lorca, Marina Cvetaeva, Osip Mandel’stam, Vladimir Majakovskij.
Il programma è disponibile presso la Biglietteria del Teatro Alighieri (che dal 30 maggio osserva l’orario estivo: lun-sab 10-13 e 16-18, domenica e festivi 10-13), gli IAT di Ravenna e Cervia e in tutti i luoghi di spettacolo in occasione degli eventi. Ventimila copie stanno inoltre raggiungendo destinatari in tutt’Italia, parte dell’ampio indirizzario del Festival.
Artista-attivista ravennate che da anni combatte attraverso il disegno e a cui Amnesty International ha consegnato il premio “Arte e diritti umani”, Gianluca Costantini aveva già arricchito delle proprie creazioni il programma generale del Festival 2016, a partire dalla dedica a Nelson Mandela di quell’edizione. Dopo alcuni anni in cui la manifestazione ha scelto il linguaggio della fotografia per accompagnare il calendario degli eventi, quest’anno è tornata a coinvolgere l’onnivoro e visionario Costantini. Pasolini è idealmente al centro – e nella pratica in copertina ma anche fra le pagine – di questa schiera di ritratti: “Un atlante emotivo e letterario del disegnatore, che ci consegna il suo decalogo, il suo personale gomitolo per addentrarsi nel folto bosco della poesia e non perdersi,” scrive Elettra Stamboulis nella nota che accompagna l’apparato iconografico. A unire anche graficamente autori e autrici sono volute di fumo, il “fumo della poesia” – perché la poesia sa essere incendiaria e chi la pratica è anche un po’ mago o fattucchiera. Ogni ritratto è una sintesi, una linea chiara e agile che trova il proprio controcanto in una manciata di versi, non più di un’istantanea ma capace di spalancare sguardo e mente su altri orizzonti, altri libri, altre vite.
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