Quando nascono e si diffondo, nei primi decenni del Duecento, gli Ordini mendicanti rinnovano il complesso rapporto tra la Chiesa e le città comunali. È il caso dei Domenicani, che a Forlì costituiscono un centro di promozione della fede e della cultura, grazie a figure di spicco della religiosità, anche popolare, come il beato Salomoni e il beato Marcolino. La loro attività fa perno sul grande Convento e sulla chiesa, intitolata all’apostolo Giacomo, all’inizio piccola e semplice: aula a tre navate e tre campate, due cappelle absidali. Il campanile è già dove lo si vede ora. Dopo la morte del beato Salomoni viene aggiunta l’omonima cappella, vicina alla facciata nord dell’aula. Poi la chiesa resta quasi un perenne cantiere aperto: alla fine del XV secolo l’aula viene rinnovata e si aggiungono quattro campate. L’originario spazio tripartito viene modificato in un’unica grande navata. È il segno del crescente ruolo dei domenicani. Nello stesso periodo viene ricostruito anche il Convento. In epoca rinascimentale e barocca la chiesa è abbellita, con decorazioni e arredi: l’aspetto interno cambia, ma senza alterarne la struttura. Nel Settecento si apre un nuovo cantiere, che la porta allo stato attuale: l’aula viene allargata, la facciata arretrata, si costruisce un’abside più ampia e monumentale, le cappelle laterali sono “omogeneizzate”. La chiesa resta aperta al culto anche nell’età napoleonica, ma nel 1867, con la definitiva soppressione da parte dello Stato Italiano, viene chiusa, spogliata e trasformata in maneggio militare. Inizia una fase di progressivo degrado, che culmina con l’abbandono e il crollo di parte della copertura e della facciata meridionale, nel 1978. A partire dagli anni Novanta, il Comune avvia il processo di graduale recupero che porta al completo restauro. Oggi è parte integrante dei Musei di San Domenico, che ospitano la Pinacoteca comunale e straordinarie esposizioni temporanee; il Complesso comprende anche Palazzo Pasquali, il Convento dei Domenicani, quello degli Agostiniani e la sala Santa Caterina.
Come arrivare
Piazza G. da Montefeltro – Forlì
Tel. +39 0543 712606
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