È stato costruito nell’ultimo decennio dell’Ottocento nell’ex chiesa monastica di Santa Chiara, fatta erigere nel 1250 da Chiara Da Polenta e soppressa con editto napoleonico nel 1805. La chiesa era decorata con affreschi trecenteschi di scuola riminese, staccati attorno al 1950 e ora conservati nel Museo Nazionale di Ravenna. Come altri ex luoghi di culto, anche Santa Chiara, nel 1823, viene trasformata in “cavallerizza” e mantiene questa destinazione fino al 1885. Acquistato dal Comune, l’edificio viene concesso all’Accademia Filodrammatica, al fine di trasformarlo in teatro. Viene inaugurato l’8 maggio 1892 con la commedia Il deputato di Bombignac di Alessandro Bisson e un monologo scritto dall’attore ravennate Luigi Rasi, a cui sarà intitolato nel 1919. Per molti anni ospita spettacoli d’operetta e musica cameristica, poi, dopo l’avvio di lavori radicali di ristrutturazione iniziati nel 1959, resta chiuso fino al 1978. Quando riapre, il Rasi assomiglia più a un cinematografo che a un vero teatro, ma l’abside, conservata e poi valorizzata anche da registi e scenografi, resta un elemento raro e preziosissimo della sua storia. Dal 1991 è gestito da Ravenna Teatro.
A seguito di un recente rinnovamento firmato dall’architetto Carlo Carbone, ha riaperto i battenti il 18 e 19 febbraio 2022 con la prima nazionale di Pianura – di e con Marco Belpoliti, regia di Marco Martinelli – in una due giorni dedicata al “farsi luogo”. Un concetto – come sostiene il regista ravennate – che fa del teatro un luogo privilegiato della relazione e dell’incontro con l’altro e che costruisce il suo spazio e il suo tempo nella condivisione a partire da quelle radici antiche, non sostituibili, del coro-polis.
Secondo il progetto di restauro, le poltrone sono state sostituite da una gradinata telescopica mobile, che permetterà usi inediti e la possibilità di sconfinamento dello spazio scenico a tutta la platea. L’area sotto la galleria, occupata finora dalla parte finale della platea, è diventata una sala autonoma, pronta a ospitare incontri, laboratori, spettacoli più intimi, prove, mostre. Nel riallestimento è stato inoltre valorizzato ulteriormente l’aspetto acustico. La ristrutturazione è stata possibile al contributo della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Ravenna, in collaborazione con Ravenna Teatro, Legacoop Romagna e Confcooperative, insieme alla Cooperativa Muratori e Cementisti di Faenza, che ha guidato i lavori.
Come arrivare
Via di Roma 39 – Ravenna
Tel. +39 0544 36239
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