Dopo il debutto come parte della Trilogia d’Autunno 2018, che ha concluso la XXIX edizione di Ravenna Festival con tre titoli verdiani firmati da Cristina Mazzavillani Muti alla regia, Nabucco e Otello proseguono il cammino e raggiungono rispettivamente il Teatro Comunale di Ferrara e il Teatro del Giglio di Lucca.
“Perché ancora una volta Verdi? Ma perché non basta mai!”: parola di Cristina Muti, che dopo il successo al Teatro Alighieri di Ravenna è pronta a presentare i suoi Nabucco e Otello in altre città italiane. Risultato di quella straordinaria “fabbrica dell’opera” in cui il Teatro Alighieri ha saputo trasformarsi in vista dell’intensa maratona lirica della Trilogia d’Autunno, Nabucco e Otello sono anche importanti coproduzioni con – rispettivamente – il Teatro Comunale di Ferrara e il Teatro del Giglio di Lucca, sui cui palcoscenici saranno riproposti a gennaio.
L’11 e 13 gennaio sarà in scena nella città estense un Nabucco “biblico-archeologico”, capace di guidare il pubblico nelle terre fra Tigri ed Eufrate, là dove affondano le radici della nostra civiltà, ma anche alla scoperta di un momento chiave della parabola creativa di Giuseppe Verdi, perché “in Nabucco c’è già tutto il Verdi che verrà dopo – spiega la regista – l’amore per la coralità e l’amore per il personaggio”.
Il 18 e 20 gennaio sarà invece Otello a sbarcare a Lucca, riproponendo la celeberrima vicenda shakespeariana e traducendo il contrasto che unisce / separa Otello e Desdemona in una teoria di luci ed ombre. Saranno di nuovo alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Alessandro Benigni per Nabucco e Nicola Paszkowski per Otello; in scena lo stesso cast applaudito a Ravenna dal pubblico internazionale, dietro le quinte il team creativo che si avvale come sempre delle più moderne tecnologie.