Cherubini e la scuola francese
28 giugno – 24 luglio 1991
Cosi come per l’edizione del 1990, sarà sottolineata la profonda influenza di un musicista italiano (ora Cherubini, allora Salieri) su una scuola musicale straniera (quella francese per l’uno, quella viennese per l’altro). A Luigi Cherubini ed al suo “allievo” Daniel Auber saranno dedicate le due opere in cartellone: “Lodoïska” e “La muette de Portici”.
“Lodoïska”, commedia eroica in tre atti su libretto di Fillette-Loraux, rappresenta un esempio tipico di “pièce à sauvetage” a cui molti si ispireranno successivamente (a cominciare dal Beethoven di Fidelio); nel luglio 1991 ricorrerà il bicentenario della presentazione al pubblico parigino (Teatro Feydeau). L’allestimento sarà quello di Luca Ronconi per il Teatro alla Scala; Riccardo Muti dirigerà l’Orchestra ed il Coro del Teatro milanese, avvalendosi di un cast composto fra gli altri, da Susan Patterson, Alessandro Corbelli, Benard Lombardo, Thomas Moser e William Shimell.
“La muette de Portici” verrà proposta in una produzione del Ravenna Festival affidata a Micha van Hoecke per la regia e per le coreografie. Si è voluto, con questa scelta, sottolineare la particolarità del “grand opéra”, di cui recitazione e danza costituiscono gli elementi portanti con pari dignità, dal momento che quest’opera di Auber (1828) viene unanimemente considerata il primo significativo esempio di questo genere del Teatro musicale che tanta parte ha avuto nella storia della cultura transalpina. L’Orchestra ed il Coro del Teatro Comunale di Bologna saranno diretti da Patrick Fournillier. Nei ruoli principali Tiziana Fabbricini, Marzia Falcon, Diego D’ Auria, José Sempere e William Shimell.
Il nutrito programma dei concerti prevede il ritorno in Italia della Staatskapelle Dresden, la maggiore orchestra dell’ex Germania Orientale, sotto la prestigiosa guida di Lorin Maazel, con un programma dedicato a Berlioz, Mozart e Bruckner, un concerto dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta; un concerto dell’Orchestra Filarmonica della Scala e del Coro Scaligero diretti da Riccardo Muti, con la Messa per l’incoronazione di Luigi XVIII di Cherubini; un recital di Aldo Ciccolini dedicato a Debussy e Ravel e Pierre Boulez con l’Ensemble InterContemporain, con un programma comprendente la prima assoluta di un brano commissionato dal Ravenna Festival a Franco Donatoni. Michel Plasson chiuderà la rassegna dirigendo, nello splendido scenario di S. Apollinare in Classe, l’Orchestre du Capitole de Toulouse ed il Coro Orfeon Donostiarra in un programma dedicato a Poulenc e Fauré (con Katia Ricciarelli e William Shimell come solisti).
Completeranno il cartellone le tradizionali Letture Dantesche, alcuni concerti cameristici ed uno spettacolo di burattini su “La boite à joujoux” di Debussy e “L’histoire de Babar’’ di Poulenc.